“Ad oggi la spiaggia di alimentazione”, sottolinea Di Matteo, “ ancora non decolla, anche perché delle perplessità, anche sul piano tecnico, restano, soprattutto in ordine alla collocazione dei pennelli sommersi. Ma capisco perfettamente chi, non ha più l’arenile, e si trova nella necessità di dover programmare la prossima stagione. Ecco perché ribadisco la necessità di mettere da parte le polemiche, di rimboccarsi le maniche e prevedere da subito il ripascimento e contestualmente accelerare sulla realizzazione delle barriere”. Nella sua presa di posizione, Di Matteo avanza due ulteriori riflessioni. Una è un quesito che rivolge all’amministrazione comunale di Tortoreto.
“Come mai non sono state presentate le osservazioni alla spiaggia di alimentazione”, chiosa, “ così come ha fatto il Comune di Alba Adriatica, sostenendo la posizione degli operatori turistici. Forse l’ente è stato mal consigliato da qualche amministratore? E che fine ha fatto il protocollo firmato qualche anno tra i Comuni di Tortoreto, Alba Adriatica e Martinsicuro? Il problema ora è a nord, ma potrebbe anche riguardare anche le zone più a sud, ecco perché la linea d’azione deve essere unica”. E poi una chiosa sul mondo della pesca: “ che in questo percorso va necessariamente tutelata al pari delle altre categorie e sono comprensibili le preoccupazioni sulle zone individuate per il prelievo di sabbia in mare”.