Colonnella, le preoccupazioni del Tronto e gli interventi di messa in sicurezza

Colonnella. L’incontro pubblico organizzato dal PD di Colonnella venerdì scorso, a un anno di distanza dagli ultimi allagamenti, è stata l’occasione per parlare delle difficoltà di un territorio che è stato più volte segnato da problemi legati al dissesto idrogeologico.

Il Pd ha auspicato una nuova visone del fiume, che da fonte di preoccupazione divenga un’opportunità fruibile dai cittadini, ad esempio con la creazione di piste ciclabili sugli argini e spazi verdi attrezzati, ciò oltretutto contribuirebbe a frenarne il degrado. Si è chiesto inoltre una pianificazione degli interventi in grado di fronteggiare le emergenze, qualora dovessero verificarsi.

 

 

Diversi i cittadini presenti all’assemblea. dopo i saluti del sindaco di Colonnella, Leandro Pollastrelli che ha fatto una rapida panoramica della situazione, il sindaco del comune di Controguerra Franco Carletta ha parlato della necessità della corretta gestione dei fossi, principali responsabili degli allagamenti recenti, e delle problematiche connesse alla corretta regimentazione delle acque meteoriche.

 

Il geologo Stefano Tucci ha efficacemente illustrato l’evoluzione del fiume nel corso degli ultimi decenni e ne ha segnalato le criticità. L’ingegner Quintino Catitti e l’ingegner Vittorio Di Biase del Genio Civile hanno illustrato gli interventi e le risorse economiche messe in campo da parte della Regione Abruzzo. Nello specifico hanno confermato l’appalto dei lavori in due tratti del fiume, il primo da 1,5 milioni di euro nel territorio di Controguerra, prevalentemente nella zona dove il fiume ha eroso la sede stradale della bonifica del Tronto, il secondo intervento di duecentomila euro nel territorio di Colonnella nella zona tra San Giovanni e Vallecupa con la sistemazione degli argini per assicurare un regolare corso delle acque ed evitare fenomeni di riflusso

I lavori sono stati appaltati proprio da pochi giorni che partiranno tra poche settimane, non appena terminate le formalità burocratiche. “I cittadini”, si legge in una nota, “sono stati inoltre informati della possibilità, previa autorizzazione, di intervenire sull’alveo del fiume con operazioni di pulizia da piante e arbusti e raccogliere legna, sebbene per soli usi familiari. Ciò può parzialmente alleggerire il Genio Civile dagli oneri della pulizia della vegetazione che troppo spesso crea problemi di deflusso delle acque”. Il responsabile del Consorzio di bonifica nord Tronto-Tordino-Vomano ingegner Sabatino Falasca ha illustrato i ruoli del consorzio e le attività che competono.

 

Infine l’intervento dell’assessore all’agricoltura ed ai contratti di fiume Dino Pepe si è fatto portavoce delle esigenze della popolazione ed ha poi posto l’accento sulla necessità di coordinamento tra i vari enti. Sul fiume Tronto sono, infatti, numerosi i soggetti che ne hanno la competenza, Genio Civile, Consorzio di Bonifica, Autorità di bacino, regione e provincia, se poi aggiungiamo che è un fiume a confine di due regioni le competenze si moltiplicano ancora di più. E’ stato però segnalato una disponibilità del consorzio di bonifica delle Marche a una collaborazione fattiva con quello abruzzese.

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