Tortoreto. E’ il tema del momento, a Tortoreto, almeno da un punto di vista politico.
Dalle discussioni, alle prese di posizione e ai passaggi consiliari.
Le dinamiche che ruotano attorno alla localizzazione del nuovo impianto favoriscono le riflessioni anche dell’associazione politica Alta Marea, capeggiata dall’ex consigliere comunale Nico Carusi.
Questo l’intervento.
La precedente amministrazione”, scive in una nota il referente dell’associazione, “di concerto con la Ruzzo Reti e all’imprenditore interessato, concluse la trattativa per l’esecuzione dell’opera. Individuando e il luogo e le condizioni economiche e tecniche dell’impianto,senza condividerla con la cittadinanza e il consiglio comunale.
L’intervento prevedeva la realizzazione dell’impianto di filtraggio in un unico lotto, con una previsione di finanziamento di oltre 10 milioni di euro di soldi pubblici. Oggi,amministratori del passato rieletti insieme ai nuovi,ci raccontano un’altra storia e cioè che il finanziamento pubblico è stato ridotto a 6 milioni e che il progetto modificato, verrà realizzato in due blocchi, e terminato quando si troveranno i restanti fondi. Riteniamo si tratti del solito intervento all’italiana monco, privo di utilità, visto che la collettività avrà un depuratore “doppione” fino al 2023.
Povero è il concetto dello spendere quei soldi purché il finanziamento non venga rimandato indietro. Altresì sarebbe importante investire quella somma sulla messa in sicurezza del depuratore esistente che non verrà dismesso e sugli interventi manutentivi periodici.
Quello che sorprende, è aver constatato che l’assessore all’urbanistica Di Mizio, non si sia espressa sulla vicenda. Tuttavia l’assessore, noto per le sue prese di posizione contro quella politica che ha permesso uno sviluppo urbanistico del paese a discapito del verde, forse non esiterà a modificare quel lotto di terreno, da area agricola in area tecnologica. Ci vorrebbe un pizzico di coerenza e coraggio. “Non si possono usare misure diverse a seconda della posizione che si occupa”, si legge ancora nella nota.”Inammissibile continuare a bruciare risorse economiche a beneficio di parcelle milionarie ma che di fatto non risolvono la problematica. Piuttosto, utile sarebbe stato, impiegare quelle risorse economiche oltre che sul vecchio depuratore, sulla ricerca di una strategia atta a sistemare le reti fognarie di Tortoreto,diventate insufficienti e inefficienti.”