Roseto. Ieri sera nella seduta del Consiglio Comunale del Comune di Roseto è stata votata all’unanimità da maggioranza e opposizione la mozione del Partito Democratico che impegna il Comune di Roseto degli Abruzzi a recepire l’idea contenuta nel progetto “Una scelta in Comune – La donazione come tratto identitario” del Centro Regionale Trapianti. Tra qualche settimana anche a Roseto sarà possibile quindi diventare, con pieni effetti legali, donatori di organi all’atto del rinnovo/rilascio della carta d’identità o aggiornando il proprio documento.
In Italia ad oggi sono poco più di 20 i Comuni che permettono di esprimere mediante il proprio documento la volontà di donare gli organi. In Abruzzo solo i Comuni di Mosciano Sant’Angelo, L’Aquila e Pizzoli hanno aderito al protocollo proposto dal Centro Regionale Trapianti diretto dal dottor Antonio Famulari in ottemperanza ad una legge del marzo 2012 e da allora è ribadita attraverso diversi provvedimenti dei governi che si sono succeduti.
Dove il sistema è partito si registra un aumento di circa il 30% di indicazioni espresse, con un 90% di sì. In Abruzzo, una delle Regioni dove ancora oggi le percentuali di diniego alla donazione sono maggiori della media nazionale ed europea, si tratta di una strada ancora poco battuta ma fondamentale per raggiungere livelli di donazione soddisfacenti per far scendere le liste d’attesa.
“Al momento del rinnovo della carta d’identità chiunque potrà operare una scelta che spesso viene delegata ai propri familiari in un momento di grande dolore – ha commentato la consigliera del Partito Democratico Raffaella D’Elpidio – e che sicuramente determinerà una diminuzione dei casi di rifiuto. Legare indissolubilmente la propria vita ad un’altra persona, in un’ottica di ri-nascita supera il concetto di altruismo e diventa un vero tratto identitario”.
Sottoscrivendo un apposito modulo la propria volontà di donare verrà registrata in tempo reale sul SIT (Sistema Informativo Trapianti). Il SIT viene consultato per ogni potenziale donatore in stato di accertamento di morte cerebrale dal Centro Regionale Trapianti in regime di H 24. Questo meccanismo consente di verificare, per ogni accertamento di morte con criteri clinici e strumentali, se il potenziale donatore si era espresso in vita (e in questo caso fa testo la sua volontà negativa o positiva); nell’eventualità che non vi sia stata alcuna volontà dichiarata viene data ai familiari la possibilità di autorizzare o meno la donazione.
“Il nostro Consiglio Comunale si è espresso unanimemente dando un’alta dimostrazione di senso civico – continua la D’Elpidio – e sicuramente i cittadini rosetani apprezzeranno questa opportunità che viene concessa a tutti noi. Il trapianto per molte patologie è l’unica via di salvezza: ognuno può e deve fare la sua parte per sensibilizzare e far aumentare la pratica della dichiarazione volontaria. ” L’auspicio e il nostro impegno- afferma il segretario del PD Simone Tacchetti- saranno ora finalizzati a far sì che tutto diventi operativo il prima possibile.
Dal 2000 a oggi infatti sono quasi 1,4 milioni gli italiani che hanno detto sì alla possibilità di donazione. Ricordiamo, inoltre, che le dichiarazioni di volontà sono al centro di importanti azioni informative atte a promuovere un cambiamento anche culturale.”
Si ricordano infatti la campagna del Ministero della Salute per il 2014, incentrata sullo slogan «Per salvare una vita non servono superpoteri, basta una firma” e quella della Regione Abruzzo che proprio in questi giorni sta distribuendo materiale informativo.
Nell’ambito del progetto è stato creato il sito www.sonoundonatore.it.