Tortoreto, stoccaggio gas: consiglio dice no con una risoluzione (del M5S)

Tortoreto. No alla centrale di stoccaggio del gas di San Benedetto. Nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale, a Tortoreto, l’intera assembela cittadina ha votato, in maniera unanime una risoluzione finalizzata a perseguire tutte le strade possibili, istituzionali ovviamente, per opporsi alla realizzazione dell’impianto. Struttura pianificata sul territorio marchigiano, ma a ridosso del territorio abruzzese e di buona parte della Val Vibrata.
La risoluzione è stata presentata ed illustrata, nel dettaglio, da Luca Palanca, capogruppo consiliare del Movimento 5 Stelle.
La risoluzione impegna il sindaco e la giunta comunale a verificare le azioni concrete, fino ad ora, seguite dall’Unione dei Comuni sul tema e a fare pressioni anche alla Regione per prendere coscienza dei rischi dell’insediamento di tale struttura. Risoluzione che poi contiene, al suo interno, anche l’obiettivo di impugnare i provvedimenti che di fatto sbloccano la realizzazione dell’impianto di stoccaggio, come il recente parere di compatibilità ambientale licenziato dal Ministero.

” Si tratta di una risoluzione presentata già a settembre”, scrivono in una nota i Pentastellati, “che l’attuale maggioranza aveva ignorato e lasciato a prendere polvere su qualche scrivania e che si è riusciti a portare in discussione anche grazie all’appoggio da parte del resto della minoranza.
Nel frattempo il M5S Abruzzo ha portato avanti la stessa battaglia in Regione riuscendo a far approvare un’analoga risoluzione in Consiglio Regionale ed è notizia di alcuni giorni fa il deposito da parte della Regione stessa del ricorso al Tar per un analogo progetto nel Chietino e della decisione di supportare ad adiuvandum  ogni ricorso Tar proposto per il progetto di stoccaggio a San Benedetto del Tronto.

Anche il Comune di San Benedetto, il locale Movimento 5 Stelleed altre associazioni di cittadini stanno promuovendo analoghi ricorsi.

Ci auguriamo che la nostra giunta attivi immediatamente tutti gli strumenti a disposizione presso l’Unione dei Comuni,perché anche la nostra comunità faccia muro contro questo progetto scellerato, che porta vantaggio a
pochissimi a discapito dell’intera collettività, della sua sicurezza e del diritto inviolabile ad uno sviluppo
sano e sostenibile”.

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