Lo ha dichiarato il Partito Democratico di Roseto che ribadisce “la preoccupazione e la contrarietà alla chiusura del punto nascita del nosocomio atriano e per questo lavora insieme al consigliere regionale Monticelli da sempre schierato a favore del potenziamento del presidio ospedaliero. E’, altresì, consapevole del momento che vive la sanità regionale e del piano di rientro cui è sottoposta, per questo auspica che se non sarà possibile mantenere il punto nascite, l’ospedale di Atri diventi un centro di eccellenza per una patologia specifica che funga da riferimento non solo regionale. Questo ridurrebbe la mobilità passiva in uscita e la aumenterebbe in entrata. Rispetto alla compartecipazione delle rette per l’assistenza ai disabili, il PD locale da subito ha espresso perplessità per una scelta che colpiva le famiglie già provate dalla presenza di un handicap. Per non aggiungere il danno alla beffa ha lavorato a fari spenti e senza clamore mediatico perché si reperissero altrove le risorse e si dessero risposte concrete. Così, ieri sera in consiglio, abbiamo informato l’ignara maggioranza e con soddisfazione abbiamo annunciato che per tutto il 2014 vi è la copertura finanziaria e si sta lavorando anche per il 2015. Questo è il lavoro serio e rispettoso portato avanti nei confronti del territorio e dei cittadini-utenti da parte del PD regionale e locale sicuramente diverso dall’operato di questa maggioranza che taglia in sordina un servizio come la cittadella dei ragazzi al Centro Guerrieri e poi si vanta di non aver operato tagli del 5% al sociale così come stabilito dal Dpcm”.
Al PD non interessano “strumentalizzazioni e demagogie come ha provato a fare la maggioranza di governo rosetano nei confronti di un governo regionale insediato da soli tre mesi. Li invitiamo ad informarsi e documentarsi sulle questioni regionali presso i loro referenti perché il goffo tentativo di strumentalizzare politicamente temi così importanti e delicati quali disabili e diritto alla salute del cittadino si è rivelato per loro un boomerang”.