Pineto, direttivo a Mutignano del Comitato Quiete&Ambiente: proposte per turismo e inquinamento acustico

pinetoPineto. Il direttivo del Comitato per Pineto “Quiete&Ambiente” si è riunito a Mutignano per fare il punto della situazione, a meno di due mesi dalla propria nascita. Libera associazione di persone “innamorate di Pineto, costituitasi con l’unico intento di aiutare imprenditori e politici locali a risollevare le sorti di questa piccola perla della costa teramana fornendo, anche, una visione super partes dei problemi sul tappeto, il Comitato ha già raggiunto alcuni risultati concreti. Questo, grazie alla capacità e all’entusiastica volontà degli iscritti, il cui numero cresce di settimana in settimana”.

La cosa più importante, è stato rilevato, è il riconoscimento che la comunità di Pineto ha dato al Comitato, cui certamente sono nel frattempo giunte anche critiche, che saranno tenute in debito conto. “Siamo stati investiti di una grande responsabilità in così breve tempo da persone appartenenti ai più svariati ceti sociali e credo politici – afferma il presidente Ruggero Sabatini – e gli attestati di stima e le proposte di sostegno fattivo che abbiamo ricevuto lo testimoniano”.

Fra i primi progetti del Comitato, che ha fra gli obiettivi primari la salvaguardia del complesso ed unico ecosistema del Comune di Pineto, iniziative mirate per uno sviluppo qualitativo del Turismo. Inoltre, la realizzazione e diffusione capillare di una Newsletter periodica, che vuole proporsi come occasione di analisi, riflessione e dialogo sui problemi del territorio. Il nuovo strumento di informazione e dibattito, gratuito e aperto ai contributi di tutti, verrà inizialmente veicolato tramite posta elettronica a chi ne farà richiesta (quieteambientepineto@alice.it), oltre che agli attuali aderenti al Comitato. Successivamente, si arriverà a una versione cartacea free-press, in distribuzione gratuita in punti qualificati del paese.

“La nostra volontà è quella di scambiare opinioni e creare interesse su tematiche vitali per il nostro territorio, raggiungendo i rappresentanti del Comune di Pineto, così come gli organi d’informazione regionali e nazionali”, continua Sabatini. “I nostri progetti vorrebbero migliorare la qualità della vita a Pineto, affrontando anche temi delicati e spinosi quale quello dell’inquinamento acustico, che ci aspettiamo coinvolga con serenità, in una prossima riunione-dibattito da tenersi a villa Filiani, anche qualificati relatori competenti in materia, unitamente al nostro Sindaco, che invitiamo con piacere sin d’oggi”.

“Il tema dell’inquinamento acustico, che ai più potrebbe apparire riservato appannaggio di pensionati dall’insonnia facile, è in realtà diventato di grande attualità e importanza in ambito nazionale e internazionale. Studi scientifici compiuti nei cinque continenti hanno dimostrato come una corretta esposizione ai rumori molesti, che altrimenti costituiscono un vero e proprio problema sociale, contribuisca a formare in sempre maggior misura l’indice di qualità della vita di un territorio. Abbiamo in questo senso sensibilizzato e incontrato rappresentanti dell’Arta di Teramo, con la quale pensiamo di mantenerci in contatto costante per i temi di salute pubblica”, spiega Sabatini.

Nel programma del Comitato, anche incontri con i protagonisti della vita economica e sociale del paese per un costruttivo confronto sullo sviluppo turistico, con una migliore capacità di fidelizzare la clientela acquisita, e per il raggiungimento di nuovi target sociali in un sistema più amichevole ed ecocompatibile, anche per i giovani. Il fine sarebbe quello di “fare di Pineto un’oasi di turismo di eccellenza, che possa contraddistinguerla e farla emergere rispetto alle mete di massa”. Un’azione da svolgere in sinergia con politici, imprenditori e commercianti, insomma, unica strategia vincente nel futuro immediato.

“Non intendiamo fare paura a nessuno perché siamo tutte persone ‘di buona volontà’ e senza secondi fini. Abbiamo però grande determinazione nel promuovere iniziative dai reali risvolti pratici: alle parole devono sempre seguire i fatti”, conclude il presidente del Comitato, “il resto fa parte di una cultura e di una politica che non ci appartengono”.

 

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