Teramo. Il gruppo consiliare ed il coordinamento comunale di Italia Viva del Comune di Teramo, esprimono grande preoccupazione per la vicenda legata alla ex Tercas, “per le implicazioni di carattere occupazionale e socio economiche che la stessa avrà in termini di ricaduta sull’intero territorio provinciale”.
“Appare di tutta evidenza come ancora una volta la nostra Provincia sia oggetto di una scarsa considerazione da parte del governo centrale nel silenzio assordante dei nostri parlamentari e consiglieri regionali che avrebbero dovuto e potuto impiegare il loro tempo a difendere concretamente il nostro martoriato territorio”, prosegue la nota del gruppo consiliare.
“La ‘provenienza esterofila’ dei neo nominati in seno al Cda ed al Collegio Sindacale della banca testimonia ancora una volta come la ‘Tercas’ sia solo un ricordo per tutti coloro che hanno creduto nello sviluppo e nella laboriosità della nostra gente, rappresentando l’ennesimo schiaffo per tutti i silenti risparmiatori che quotidianamente ripongono le loro speranze di un futuro migliore, frutto del sacrificio operoso della nostra tradizione, nell’allora banca del territorio. Lo smacco ricevuto sarebbe tuttavia superabile laddove non fosse a breve seguito da ulteriori chiusure di filiali certe che penalizzeranno in misura assorbente il nostro territorio, costringendo professionalità indiscusse ad umiliazioni economiche e segnando inesorabilmente la fine dei territori montani, con ulteriore drammatico incentivo allo spopolamento delle zone interne”.
E ancora: “Non comprendiamo, da ultimo, come un simile trattamento riservato alle nostre genti, che peraltro continuano a garantire livelli di redditività e volumi tra i migliori della banca a settembre 2020, sia tollerato dal nostro primo cittadino, che anziché partecipare a sterili passerelle istituzionali con il nostro Presidente del Consiglio, avremmo auspicato avesse indetto, tempestivamente, un Consiglio Straordinario sulla questione, che invece siamo noi a chiedere”.