Alba Adriatica, regolamento sagre e cinque eventi di livello: la proposta dell’associazione ristoratori

alba lungomareAlba Adriatica. Cinque eventi durante il perdiodo estivo, che hanno l’obiettivo di coinvolgere le diverse realtà cittadine e garantire un ritorno sotto il profilo della promozione e della visibilità con ricadute in termini di affluenza turistica. E poi un regolamento per le cosiddette sagre. Ariaa, l’associazione dei ristoratori di Alba Adriatica ha proposto, per la verità da tempo, una riorganizzazione dell’offerta turistica con una regolamentazione delle attività enogastronomiche, che poi passano sotto il nome di sagre.

 

 

” Ad Alba Adriatica”, spiega Paolo Di Matteo, segretario dell’associazione, ” è rinata la consapevolezza di far sistema attraverso la cooperazione. Già alcune iniziative avviate, da parte di associazioni territoriali, hanno aperto una strada verso un futuro di collaborazione, in modo da superare una dannosa frammentazione”.
Uno dei temi al centro dell’analisi dell’associazione Ariaa riguarda la prospettiva di calendarizzare cinque grandi eventi, che avrebbero più funzioni: dalla valorizzazione dei prodotti locali, dalla promozione tiristica e al superamento di divisioni e frammentazioni.

” Il carnevale estivo sotto questo profilo”, si legge ancora, ” rappresenta un bell’esempio di manifestazione allargata a tutto il paese. Lo stesso regolamento delle sagre e delle feste, che l’amministrazione ha annunciato per settembre, aèèare un qualcosa di non più rinviabile. Ancora oggi, infatti, gli eventi eno-gastronomici proposti nel territorio sono spesso frammentari e a vantaggio di singole realtà associative, incapaci da sole di partorire iniziative che possano valorizzare tradizione e professionalitò locali”.
E qui si innesta una stoccatina anche alla Pro-loco di Alba Adriatica, ” rimasta chiusa in questi anni” si legge, ” in una visione ristretta e personale. Le belle parole lasciano il tempo che trovano e la realtà, al di la dei proclami, mostra una difficoltà a muoversi sul terreno delle cooperazione”.

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