Pineto. Il Presidente dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano Benigno D’Orazio replica alle accuse di Sel sulla gestione del Parco del Cerrano.
“Prendo positivamente atto del fatto che, mentre lo scorso anno si chiedevano le mie dimissioni per un atteggiamento ritenuto troppo ‘morbido’ nei confronti dei vongolari, oggi tale argomento viene ‘ritirato’. I fatti hanno dimostrato che non sono né a favore né contro qualcuno, ma da sempre sento il dovere di far rispettare le regole del Parco. In questo senso, spero che ci sia davvero un accesso agli atti dell’AMP che attestano la pervicace azione dell’ente per il rispetto delle regole e delle leggi di settore. E’ assolutamente falso – e mi meraviglio che una forza politica non si documenti sul punto – che io sono stato contrario all’istituzione del Parco. E valga il vero. In tutte le dichiarazioni pubbliche e non ho sempre affermato il mio favore all’istituzione del Parco Marino (vedasi per tutte le mie dichiarazioni a pag. 97 della delibera del C.C. di Pineto in ordine all’istituzione del Parco). Sono e rimango contrario a tante storture che quegli atti contenevano. Una per tutte: si è istituito un Parco che si chiama AMP Torre del Cerrano e la Torre non è compresa nel perimetro del Parco! Il Parco fu istituito nel 2009 e porta la firma dell’allora Ministro Stefania Prestigiacomo (Forza Italia). All’epoca era ministro anche l’On. Rotondi che, tra l’altro, partecipò attivamente alla mia campagna elettorale per le comunali. Ricordo che parlammo anche del Parco. Pur consapevoli delle storture, ritenemmo prevalente l’idea di avviare il Parco che poteva costituire (e lo è stato) un valore aggiunto per la nostra comunità. L’idea era: il Parco si fa e poi lavoriamo dal di dentro per migliorarlo. Fatto. Il primo atto dell’Assemblea del Parco – 4 agosto 2010 – è stato, su mia proposta, lo stabilire la sede a Torre Cerrano, grazie alla collaborazione della Provincia di Teramo e dell’Istituto Zooprofilattico “V. Caporale”.
Per D’Orazio “l’apertura dei cancelli della Torre è stato un fatto, anche sul piano simbolico, di straordinaria importanza: grazie al Parco si è consegnato alle Comunità di Silvi e Pineto il più grande monumento della costa abruzzese. Migliaia e migliaia di visitatori e di cittadini di Pineto e Silvi hanno potuto visitare la Torre per la prima volta nella loro vita. Credo che questo sia un successo indiscutibile e che è assolutamente ascrivibile a questa amministrazione del Parco che ha dovuto rimediare, come detto, ai macroscopici errori che avevano contrassegnato le delibere istitutive del Parco. Dire che la Torre sia diventata un ‘divertimentifico’ per me non è un accusa, anzi…Ho trovato infatti, assolutamente divertenti, per esempio, le presentazioni dei libri di Catena Fiorello, di Umberto Braccili, di Stefania Bazzini, di Laura De Berardinis, tanto per fare alcun nomi, oppure i concerti all’alba (ben sei!) il cui ultimo con l’orchestra Giovanile Amadeus è stato addirittura commovente per la bellezza e la partecipazione straordinaria di pubblico. Sul nostro sito sono comunque consultabili tutti gli eventi, che quest’anno sono stati di un livello davvero elevato, dimostrando che alla Torre è possibile un divertimento di un tenore eccezionale senza ricorrere a luci psichedeliche e frastuoni vari. Ovviamente, a tutti gli eventi è stata abbinata la visita guidata alla Torre. Il senso è: cultura, manifestazioni, eventi sì ma sempre accompagnati da vere e proprie lezioni di educazione ambientale impartite dalle Guide del Cerrano e dai volontari del Pros. Insomma, ricordiamo a tutti che siamo in un’Area Marina Protetta e che ogni nostra attività ha comunque il fine ultimo di proteggere e tutelare l’ambiente, anche diffondendo una sana cultura ambientalista tra i fruitori della Torre. Con tutta questa mole di eventi, in nove giorni (su un calendario di 120 giorni da giugno a settembre) si sono svolti eventi con degustazione di prodotti tipici, aperti a tutti e non a vantaggio di pochi. Ecco il nostro ristorante!!! E’ francamente ingeneroso parlare in termini dispregiativi di quest’attività il cui fine ultimo è comunque la promozione del territorio, la sua cultura, le sue tipicità…
Come si possa concorre slealmente con i ristoranti non è dato sapere, anzi basta vedere le file di auto spesso chilometriche parcheggiate dinanzi ai ristoranti ubicati vicino alla Torre per capire che si tratta di un’affermazione tanto falsa quanto ingrata nei confronti di chi è da sempre preoccupato per la crescita del territorio”.
Quanto al regolamento, per il Presidente dell’AMP “non c’è nessuna ipotesi di utilizzo privato della Torre: per questo non servono regolamenti che dovrebbero riguardare l’utilizzo di terzi della Torre stessa. Tutti gli eventi sono calendarizzati ed organizzati dall’ente stesso e dalla Cerrano Trade srl (società interamente partecipata dall’AMP). Ovviamente, a tutti i visitatori viene rilasciata regolare ricevuta, che tra l’altro attesta il numero di visitatori in ragione del quale il nostro ente viene premiato anche in termini di efficienza gestionale dal Ministero. A tal proposito segnalo, come dai dati ufficiosi in mio possesso, che quest’anno la Torre di Cerrano supererà la cifra record di 50.000 visitatori!!! Un successo straordinario, aldilà di ogni previsione e che mi rende felicemente “divertito”, anche pensando agli scettici che sempre hanno accompagnato questi primi anni di attività del Parco. Come detto, gli eventi alla Torre sono curati dalla Cerrano Trade srl. Orbene, neanche un centesimo dell’AMP viene destinato alla Trade per la realizzazione di tali eventi…anzi, tutti gli anni la Trade ha prodotti utili (non perdite milionarie come è accaduto per partecipate dei comuni come Silvi Sevizi, il Consorzio Piomba Fino, cose che anche SEL ben conosce) che vengono riversati nelle casse dell’Ente per svolgere attività in campo ambientale. Grazie anche agli eventi alla Torre ed alle attività della Trade, l’Ente sta conseguendo – primo in Europa – la Certificazione Europea, può realizzare convegni internazionali come Towards 2020, può realizzare progetti di educazione ambientale, può contribuire in modo determinante alla nascita della DMC locale. Grazie alla Trade il Ministero concede annualmente contributi all’AMP in ragione dell’efficienza gestionale conseguita e detti contributi, ovviamente, vengono utilizzati per le attività istituzionali dell’Ente che riguardano appunto le attività in materiale ambientale. Per ciò che concerne questa amministrazione, tutela dell’ambiente e turismo sostenibile possono e debbono viaggiare insieme anche nell’ottica di una Parco sempre più dalla parte dei Cittadini e del Territorio. Singolare poi è che mentre si registra un’attività davvero impressionante nel settore della tutela ambientale ci si accusa di trascurare questo ambito. Certo, fanno più notizia gli eventi, ma ad osservatori attenti, come dovrebbero essere i politici, non dovrebbe sfuggire che solo in quest’ultimo mese è stato effettuato il censimento della flora ittica del Parco, sono in pieno corso le attività di Visual Census (ossia di osservazione e censimento dei fondali marini), nonché del progetto Mareciclo (con rimozione dai fondali di rifiuti vari nell’area B del parco, anche in collaborazione con la Capitaneria di Porto) e il Progetto Svampa (in collaborazione con l’Università di Parma ed afferente la rilevazione e l’impatto dei rumori antropici sugli ecosistemi acquatici). Spiace dunque constatare come una forza politica si cimenti in affermazioni che oltre ad essere gratuitamente offensive, sono assolutamente false e smentite dai fatti – analogamente a quanto accaduto lo scorso anno sulla pesca delle vongole. Del resto, non si può assurgere ai vertici delle graduatorie ministeriali per efficienza gestionale senza svolgere in modo straordinariamente importante le attività nel campo della protezione ambientale, che sono le prime alle quali guarda appunto il Ministero dell’Ambiente. Falsa è infine l’affermazione che l’AMP faccia ‘concorrenza sleale’ ai balneatori con propri ‘chalet’. L’AMP ha un solo ‘Chalet’ destinato esclusivamente a info-point e dove non si vende neanche un bicchiere d’acqua. Quest’anno abbiamo deciso di non attivare alcuna posa ombrelloni o altra attività del genere. I Comuni dovranno decidere se versare ingenti somme al Parco (alle quali sono obbligati in ragione di quella delibera istitutiva da me aspramente criticata) oppure promuovere forme di autofinanziamento del Parco. Io sono per la seconda. Il mio progetto sin dall’inizio è realizzare un parco a costo zero per le Comunità di Pineto e Silvi. La concessione balneare può essere uno strumento, ma ce ne sono ovviamente altri. Su questo e su altro le amministrazioni comunali sono chiamate a decidere, al più presto. Per quello che mi riguarda mi opporrò sempre – anche da privato cittadino – ad un parco in cui prevalga la logica “del tanto paga pantalone” che ha tristemente pervaso tanti enti partecipati come quelli innanzi citati. La nostra gestione del parco è talmente virtuosa da non dover ricorrere alle anticipazioni di cassa neanche in questo anno 2014 in cui nessun ente partecipante, comuni e regione, hanno versato un solo centesimo di quanto dovuto al Parco. Francamente dovremmo esser tutti orgogliosi di un Ente siffatto. Da ultimo una notazione: è del tutto inutile chiedere sfiducia, dimissioni o quant’altro. Subito dopo le elezioni comunali e regionale ho dato la mia personale disponibilità e quella dell’intero Cda, sia ai Sindaci che all’Assessore regionale ai Parchi, ad anticipare la fine del mandato. Ciò perché ritengo che le nuove amministrazioni possano e debbano scegliere uomini di loro fiducia in un ente che fino a qualche tempo fa non interessava a nessuno ma che oggi, anche sulla scorta dei risultati conseguiti, può risultare di importanza strategica per gli enti stessi. Quello che bisogna evitare è una lunga campagna elettorale sul Parco e peggio ancora un’ipotesi di commissariamento. Non vorrei che tanti politicanti (e non è il caso di SEL) si sciacquino la bocca a discettare dell’importanza del Parco e poi, di fatto, operino solo per destabilizzare l’ente pur di andare ad occupare qualche poltroncina. Esercizio inutile e dannoso. I Sindaci e la Regione si diano da fare per procedere relativamente al rinnovo delle cariche istituzionali del Parco. E’ questo il mio appello personale, ma credo – conclude D’Orazio – sia un appello condiviso da quanti hanno effettivamente a cuore le sorti del Parco Marino difendendo e preservando quanto di buono fatto in questi anni e sottolineato anche dal Presidente della Regione Abruzzo D’Alfonso, nel corso della seduta pubblica d’insediamento del nuovo Consiglio Comunale di Pineto”.