Corteo per la legalità ad Alba Adriatica: commercianti “sospendono” l’iniziativa

angelini filippoAlba Adriatica. I commercianti del centro storico di Alba Adriatica (comitato centro storico) riunciano a manifestare a sostegno delle legalità, ma non abbassano di certo la guardia in fatto di abusivismo. Forti, in ogni caso, dell’impegno e della presenza delle istitizioni nel fronteggiare il fenomeno.
Ragioni di opportunità (evitare forme di strumentalizzazione e favorire un clima di distensione) hanno consigliato ai promotori dell’iniziativa, prevista per la prossima settimana, di congelarla.

 

 

Le considerazioni emergono in una nota diffusa da Filippo Angelini, presidente del comitato.

“La decisione è maturata grazie all’attenzione e alla diffusione riservata alle nostre ragioni da parte della stampa locale e alle rassicurazioni da parte delle autorità competenti”, si legge, ” che l’opera di controllo avrà seguito e che verrà supportata da campagne preventive mirate alla sensibilizzazione di possibili acquirenti di prodotti di dubbia provenienza, o addirittura nocivi alla salute.
Con soddisfazione si prende atto del raggiungimento di obiettivi importanti e cari al Comitato nell’interesse di tutta la Città di Alba Adriatica. Si è finalmente tornati a parlare pubblicamente dell’esigenza e di voglia di legalità all’interno della nostra Comunità, senza nascondere la testa sotto la sabbia, ma ammettendo che il problema c’è, è di tutti ed è presente sotto diverse forme e a diversi strati sociali.
A breve (con ogni probabilità la prossima settimana ndr) si terrà un incontro con Il Sindaco di Alba Adriatica per sviscerare l’intera problematica locale. Bene per gli interventi fin qui attuati, ma ci si augura che il tutto non sia un fuoco di paglia, ma ci sia un’azione futura svolta in tutte le zone cittadine ove si percepisce una mancanza di tranquillità, auspicando che si vada a verificare tutta la filiera creatasi alle spalle del fenomeno dell’abusivismo, dai grossisti della merce, al mercato degli affitti ed altre forme collaterali di sfruttamento e criminali”.

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