Teramo, 5 Stelle contro: accuse e spaccatura sulla figura di Paola Cardelli

5 stelle liteTeramo. Doveva essere la conferenza stampa convocata dai consiglieri comunali Fabio Berardini e Paola Cardelli per parlare di Team e debiti fuori bilancio. E’ diventata soprattutto il momento in cui sono venute fuori tutte le contrapposizioni all’interno del Movimento.

 

Dopo il comunicato inviato ieri da alcuni attivisti del Movimento (trenta su quaranta membri che partecipano all’assemblea per gli stessi attivisti, venti per i consiglieri comunali) in cui si sfiduciava la consigliera comunale Paola Cardelli, oggi alcuni dei “dissidenti” (che sarebbero però la maggioranza dell’assemblea del Movimento teramano se confermati i loro numeri) si sono presentati nella Sala Valeri del Municipio. Attimi di tensione, animi caldi e accuse reciproche. E se il capogruppo in consiglio comunale, Fabio Berardini, sottolinea come gli unici comunicati da tenere in considerazione sono quelli che provengono dal loro indirizzo mail, i “dissidenti” rispondono: “La signora Cardelli ha diritto di parlare per noi fino a che lo staff di Grillo non ratificherà ciò che l’assemblea ha fatto – ha spiegato Claudio Della Figliola – Un’assemblea l’ha diffidata, abbiamo mandato documenti a parlamentari e consiglieri regionali e presto li avrà anche la stampa (lunedì prossimo; ndg). Un gruppo ha deciso che i comportamenti ed i modi di un’eletta non sono più consoni al nostro Movimento. Cosa ha fatto? Tra le altre cose, ha scelto di appoggiare la candidata del Pd Manola Di Pasquale durante lo scorso ballottaggio, dopo che un’assemblea aveva deciso che il Movimento non avrebbe appoggiato nessuno”.

E “la pietra dello scandalo” risponde: “Ognuno afferma di essere il Movimento 5 Stelle, ma dallo staff di Grillo è arrivata la direttiva che gli unici autorizzati ad utilizzare logo e a parlare a nome del Movimento, sono gli eletti. Per sfiduciarli – afferma Paola Cardelli – non basta un’assemblea fatta da pochi attivisti, a fronte di 2700 elettori. L’appoggio a Manola?  L’assemblea ha deliberato di lasciare liberi gli elettori di votare secondo coscienza. Io ho dichiarato che avrei votato, come libera cittadina, Manola Di Pasquale per una sorta di male minore. Dire qualcuno per chi votare, tengo a sottolineare, è un reato”.

LA TRASPARENZA DELLA TEAM ED I DEBITI FUORI BILANCIO

5 stelle lite2Querelle interne a parte, la conferenza dei consiglieri comunali ha puntato il dito contro Team ed i debiti fuori bilancio: “I 5 Stelle avevano chiesto l’accesso agli atti per la trasparenza a TeAm e Ruzzo Reti. La Ruzzo ci ha risposto in maniera positiva, mentre la Teramo Ambiente ha declinato con motivazioni allucinanti – ha spiegato il capogruppo Fabio Berardini – Chiederemo di nuovo l’accesso agli atti, vogliamo capire come sono stati spesi i soldi dei cittadini teramani. Per quanto concerne invece i debiti fuori bilancio, abbiamo saputo che alcune quote di spettanza dell’amministrazione comunale, che riguardano edifici pubblici, non sono stati pagati e sono arrivati decreti ingiuntivi. Tanto paga sempre il Comune. Chiederemo conto di queste operazioni”.

I CHIARIMENTI DEI “DISSIDENTI”

“In merito al comunicato diramato dai due Consiglieri Comunali, Fabio Berardini e Paola Cardelli ed alle dichiarazioni dagli stessi resi alla stampa nella giornata di oggi, nello spirito di verità e trasparenza che ha sempre contraddistinto il Movimento 5 Stelle di Teramo, si precisa quanto segue: l’assemblea del 30 luglio u.s., che ha decretato la sfiducia nei confronti del consigliere Cardelli, è stata indetta nel rigoroso rispetto del vigente regolamento. I due consiglieri, contrariamente a quanto dagli stessi sostenuto, sono stati regolarmente invitati alla stessa stregua di tutti gli altri attivisti ed hanno ritenuto di non partecipare, sollevando attraverso ripetute comunicazioni, inesistenti questioni formali; tra i “pochi attivisti” che, sempre a detta dei suddetti consiglieri, hanno partecipato alla assemblea del 30 luglio, figura ben il 65% della lista del Movimento 5 Stelle per le recenti elezioni amministrative; il sottoscritto (Benedetto Zippilli; ndg) scrive in qualità di portavoce del Movimento in virtù di una investitura assembleare alla quale hanno concorso anche i suddetti due consiglieri. Nel Movimento l’eletto è portavoce dell’assemblea in Consiglio Comunale, ma la stessa assemblea (unico organo sovrano) può investire un proprio componente del ruolo di portavoce al di fuori del Consiglio, cosa che è accaduta nei confronti di chi scrive”. E concludono: “In considerazione di quanto sopra e fino a diversa decisione assembleare, il sottoscritto continuerà legittimamente a scrivere e parlare a nome del Movimento 5 Stelle di Teramo”.

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