Il Circolo di SEL spiega di aver “condiviso la rotazione di alcuni componenti della giunta, con l’inserimento di giovani, portatori di nuove professionalità, e nello stesso tempo abbiamo sollevato qualche dubbio sulla mancanza di un componente in giunta della vallata del tordino; per questo abbiamo suggerito maggiore attenzione. In merito ai fondi che il governo trasferisce ai comuni, abbiamo preso atto che a Roma cambiano i suonatori ma la musica è sempre la stessa; vale a dire che neanche ‘l’innovatore’ Renzi non è riuscito ad evitare il taglio dei trasferimenti ai comuni, costringendo questi ultimi ad accrescere la pressione fiscale per far fronte alle ridotte entrate dal governo centrale. SEL ha ribadito la priorità del taglio alla spesa e chiesto di limitarsi agli interventi strettamente necessari, senza ridurre i servizi essenziali ai cittadini.
SEL intende “ispirarsi alla concretezza, evitando progetti faraonici e sostenendo solo opere previste nel programma elettorale e di interesse prioritario, come la realizzazione di dodici appartamenti a Castellalto, la realizzazione del marciapiede a Castellalto, per cui la somma è già da tempo disponibile, e la realizzazione del polo scolastico a Petriccione. Occorre, inoltre, stanziare dei fondi per la sistemazione della viabilità sull’intero territorio comunale. Sul versante del Vomano, bisogna concludere al più presto i lavori della pista ciclabile, migliorarla dove possibile, evitando che transiti per via Ugo Foscolo, ma senza che ciò comporti ulteriori spese per l’Ente. SEL non intende dare il suo appoggio per l’eventuale aggiunta di ulteriori somme oltre a quelle di progetto. In merito al manto sintetico del campo sportivo di Castelnuovo, SEL non la ritiene un’opera prioritaria da fare in periodi di scarsa disponibilità economica; ma considerato che il finanziamento della regione, di circa 180,000 euro, è già stato assegnato al comune, SEL dà il suo assenso a condizione che la somma spettante all’amministrazione come quota parte, di 230,000 euro, non venga presa – conclude la nota – da fondi di bilancio, ma dall’attivazione di un mutuo in modo da spalmare il debito negli anni”.