Atri. Il presidente dell’Asp 2 Teramo, Luca Di Pietrantonio, replica ai sindacati Ugl e Fials dopo le ultime dichiarazioni rilasciate alla stampa.
“Respingo fermamente ogni tentativo di addebito nei miei confronti, essendo palese che dietro le accuse di condotte antisindacali e di gestire addirittura in maniera censorea la Asp 2 Teramo, si nascondano mire personali di chi ambisce a ricoprire ruoli apicali all’interno dell’Azienda e non disdegna, evidentemente, di rappresentare fantasiose pressioni da parte del sottoscritto.
Segnalo, anzitutto, che chi tenta di attribuirmi simili condotte non è il personale, come erroneamente dichiarato dai sindacati UGL e FIALS, bensì un unico dipendente, visto che la quasi totalità del personale, oltre ad esprimere il proprio stupore per quanto accaduto, si è già dissociata dall’iniziativa del proprio collega, così come da quella dei sindacati intervenuti ad adiuvandum. Tanto è vero che una dipendente dopo aver appreso la notizia ha revocato, con effetto immediato, la propria adesione alla FIALS, non condividendone presa di posizione e modus operandi. Senza dire che, la UGL, sempre su istanza del medesimo dipendente, dopo soli 20 giorni dal mio insediamento, già prospettava ‘gravi’ condotte antisindacali, tanto da ritenere necessario l’intervento del Prefetto”.
“Delle due l’una o siamo al cospetto di un Presidente folle che si bea a vessare i propri dipendenti, come qualcuno vorrebbe far credere oppure (lo stesso) qualcuno, vedendo disattese le proprie mire, sta tentando di screditare il sottoscritto prospettando circostanze del tutto inverosimili”, prosegue Di Pietrantonio. “Stranamente la prima richiesta di intervento della UGL faceva seguito ad una mia ordinanza con cui, in attesa dell’insediamento del nuovo CdA e di determinare con i nuovi consiglieri, i criteri per addivenire alla pubblica selezione del futuro direttore, ho confermato l’attuale direzione generale; atto, peraltro, dovuto, dal momento che mi sono insediato in data 6.04.2020, quindi in piena pandemia, e che la figura del direttore è quella che ex lege ha la responsabilità della gestione tecnica, contabile ed amministrativa dell’Ente”.
E ancora: “Guidare la ASP, che ricordo eroga servizi alla persona, senza un direttore, avrebbe significato esporre l’Ente al rischio di una paralisi amministrativa e gestionale, in un momento di piena emergenza. Altrettanto stranamente, l’attuale intervento sindacale viene richiesto all’indomani della pubblicazione di una mia ulteriore ordinanza, predisposta al fine di meglio coordinare gli uffici aziendali e garantire una più snella interazione tra gli stessi; pertanto, non comprendo quale siano le condotte antisindacali di cui dovrei dolermi.
In ordine al punto (che sembrerebbe aver destato particolare interesse sindacale) in cui ho disposto che le comunicazioni verso l’esterno vadano concertate con il Direttore, che ne informa il Presidente, non mi pare vi sia nulla di anomalo, dal momento che essendo il sottoscritto legale rappresentante dell’Ente, pare ovvio che le comunicazioni ove si manifesta all’esterno la volontà dell’Azienda, vedano coinvolto anche il soggetto che legalmente ne risponde. Ciò anche per evitare il ripetersi di spiacevoli inconvenienti, quali ad es. quello di alcuni giorni fa in cui un dipendente (guarda caso lo stesso che oggi mi accusa di condotte antisindacali) decideva arbitrariamente di replicare (peraltro duramente!!!) ad una nota dell’Organismo di vigilanza regionale, con cui venivano chiesti, al sottoscritto e al direttore, non solo chiarimenti sulle modalità di svolgimento dell’elezione del CdA dell’ASP 2, ma anche i verbali delle stesse elezioni, poiché necessari a fini istruttori.
Verbali, peraltro, inspiegabilmente denegati dal detto dipendente (che nella elezione aveva espletato, su delega direttoriale, il ruolo di segretario verbalizzante), il quale riteneva anche di rivolgersi agli uffici di vigilanza, in maniera poco edificante, tanto che il sottoscritto si è visto costretto a dissociarsi da questa incomprensibile presa di posizione, oltre che a fare ammenda nei confronti del dirigente regionale”.
“E’ a dir poco singolare, peraltro, che i sindacati UGL e FIALS, si avventurino in disquisizioni giuridiche sulla supposta legittimità delle elezioni del CdA della ASP 2 e ciò sia perché non pare argomento di competenza sindacale e sia perché, ad oggi, avendo il “segretario verbalizzante” omesso di fornire (alla Regione, così come alla Dirigenza ASP che aveva avanzato già richiesta in tal senso) i verbali della elezione del CdA, i competenti uffici regionali non hanno potuto espletare la necessaria attività istruttoria, propedeutica alla conclusione dell’iter amministrativo. Non sfuggirà, neppure a chi non è evidentemente avvezzo alle materie giuridiche, come i verbali di un’elezione del CdA di un’azienda pubblica, come la ASP, costituiscano elemento fondamentale e presupposto, affinché la Giunta regionale possa validamente deliberare sul risultato elettorale, sì da consentire l’insediamento dei membri mancanti del CdA. Non è neppure difficile intuire, come questa empasse, dovuta alla non messa a disposizione dei verbali assembleari, stia creando non pochi problemi alla Asp 2 che a due mesi dalle elezioni non può ancora contare sull’apporto dell’intero CdA, in un momento in cui si stanno riattivando tutti i servizi di competenza e con importanti appuntamenti alle porte, quali quello dell’approvazione del bilancio”.
“Mi preme sottolineare, inoltre”, continua il presidente dell’Asp 2 di Teramo, “di non aver riscontrato la prima nota della UGL, solo ed esclusivamente, perché ho ritenuto superato l’intervento sindacale, dal momento in cui il dipendente di che trattasi (e per questo lo ringrazio!!!) ha interessato la Procura della Repubblica di Teramo, limitandosi, però (da quanto mi risulta) ad inoltrare al Procuratore una sua sola missiva; pare necessario, invece, coinvolgere la magistratura su tutta la vicenda, ponendo a disposizione della stessa, l’intera documentazione afferente l’insorto, affinché si possa verificare (e su questo certamente dormirò sonni tranquilli!!!) la condotta di tutti i soggetti coinvolti”.
Per le suesposte ragioni, pur restando a completa disposizione di chiunque abbia necessità di ulteriori chiarimenti, quindi anche dei sindacati, respingo fermamente ed illimitatamente, ogni contestazione mossa nei confronti del sottoscritto e della direzione aziendale, trattandosi di tentativi di addebito evidentemente strumentali e destituiti di ogni fondamento, giuridico e fattuale. Infine, poiché sono alla guida della ASP2 di Teramo, da soli due mesi, mi preme rassicurare i nostri utenti, amministrati e relative famiglie, così come gli Enti portatori di interesse e le numerose Istituzioni con cui la nostra Azienda intesse costanti relazioni, poiché il sottoscritto ha accettato la designazione alla Presidenza dell’Azienda, non per belligerare con chicchessia o per affermare sé stesso, ma solo ed esclusivamente per perseguire, con impegno ed abnegazione, gli interessi della collettività… e questo (garantisco) farò fino alla scadenza del mio mandato”.