Nereto. Dai ricorsi e alle verifiche della commissione elettorale, per valutare la liceità della presentazione della lista, al confronto, oramai aperto, sulla dinamiche politiche ed amministrative. Nella sostanza, ma anche nella forma, a Nereto è già iniziata a pieni giri la campagna elettorale.
Alle esternazioni di Nereto Democratica, lista guidata da Giuliano Di Flavio, si contrappone la replica di Daniele Laurenzi, candidato sindaco del raggruppamento La Fonte-Uniti per Nerto.
“Mi preme chiarire ai neretesi che i candidati della lista “La Fonte, Uniti per Nereto” hanno inoltrato il ricorso alla Commissione elettorale”, scrive Laurenzi, “ poiché un consigliere comunale Pd uscente ha comunicato al Sindaco la propria disponibilità per eseguire le autenticazioni per la raccolta delle sottoscrizioni dei candidati “alle consultazioni per l’elezione del Presidente della Regione Lazio e del Consiglio Regionale / elezione della Camere dei Deputati e del Senato della Repubblica”
Lasciamo giudicare questa grande attenzione e sensibilità verso Nereto e i neretesi.
Inoltre, sempre alla commissione elettorale abbiamo chiesto delle verifiche in merito alle date delle autentiche , come atto dovuto e non per vincere le elezioni utilizzando le carte bollate. Siamo in attesa di conoscere ufficialmente le motivazioni della commissione elettorale per l’eventuale tutela di ogni e qualsivoglia diritto.
Sull’utilizzo dell’esercizio delle carte bollate il Pd locale ha incentrato 5 anni di opposizione senza entrare mai nel merito delle azioni concretizzate dall’amministrazione del Sindaco Minora e dei tanti obiettivi raggiunti.
Stiano tranquilli, le elezioni le vinceremo perché saranno i neretesi a dirlo”.
Dagli aspetti burocratici alle questioni strettamente elettorali, il confronto sale di livello.
“Voglio esprimere tutto il mio rammarico per la strumentalizzazione vergognosa che ancora una volta, alcuni componenti della cosiddetta Nereto Democratica, pone in essere “utilizzando” le parole e gli scritti (come da volantino circolante in Chiesa domenica scorsa) del Parroco di Nereto; non pochi giorni fa utilizzava quelle dei commerciantii”, si legge ancora.
“Il sottoscritto ha massimo rispetto dell’autorità religiosa e mai utilizzerà questo come uno strumento politico. Andiamo in Chiesa per ascoltare il Vangelo e non per utilizzare a scopo politico le parole del Parroco.
Avevo comunicato al Sacerdote, proprio il giorno di Pasqua, che sarei andato di persona a spiegare in modo dettagliato il progetto della nuova Sp 259 e le ragioni dello stesso.
Purtroppo qualcun altro ha informato male il Sacerdote.
Voglio specificare che la nuova strada non è affatto ad alto scorrimento poiché la realizzazione di due rotatorie, logicamente, riducendo la velocità, garantiscono più sicurezza alle auto e soprattutto ai pedoni per i quali sono previsti percorsi dedicati.
Questo intervento rende più decoroso l’accesso al Cimitero e di certo non profana la memoria di nessuno.
Non ho ascoltato “omelie” in passato quando invece la realizzazione illegittima dell’Eurospin, attaccato al Cimitero, da parte dell’ex-maggioranza Nereto Democratica ha questa sì profanato la memoria dei defunti e anche delle future generazioni.
Non ho ascoltato nessun richiamo quando, sempre la passata amministrazione ha deciso di realizzare il nuovo cimitero con un ampliamento dentro ad un fosso.
Su di una zona sicuramente non adatta sperperando denaro pubblico con un mutuo di oltre 300,000,00euro per acquistare ettari di terra fino ai confini con Sant’Omero.
Questo i neretesi lo hanno capito sulla loro pelle”.