Chiusura uffici giudiziari, Progresso Giuliese attacca Mastromauro e PD

Giulianova. Dopo la ri-conferma della chiusura dell’ufficio del giudice di pace a Giulianova, Progresso Giuliese ricorda all’amministrazione comunale di Giulianova, “i numerosi interventi portati avanti anche in Consiglio Comunale sull’importantissima questione inerente il riordino degli Uffici Giudiziari in Provincia, in particolare sulla chiusura della sezione distaccata di Giulianova. Tutt’altro che scarso interesse dimostrato dall’ opposizione”.

“La verità – ricordano i tre consiglieri – è che dinanzi alle proposte avanzate in Consiglio Comunale, tante le prese di posizione a cui purtroppo non è seguito alcun fatto concreto. Ma il Comune di Giulianova non era capofila? Non doveva farsi parte attiva? Come dimenticare i tanti proclami del sindaco? Le sue rassicurazioni in merito alla salvezza del Tribunale? Oggi leggiamo la nota diramata dal Pd di Atri che ha dimostrato la vittoria della battaglia portata avanti con la scongiurata chiusura del Giudice di Pace. A Giulianova? Assistiamo ad un’altra inesorabile chiusura frutto dell’ennesima sconfitta di una classe dirigente che continua a dimostrare di non combattere abbastanza per il bene della Città”.

Progresso Giuliese riporta integralmente quanto dichiarato dal PD Giuliese:
“Il Circolo giuliese del Partito democratico ed il sindaco Francesco Mastromauro promettono di impegnarsi affinchè Giulianova non perda la struttura …. Gli uffici dei giudici di pace potranno continuare a svolgere le proprie funzioni solo se i Comuni ne sosterranno le spese di gestione. ‘In vista della ormai quasi certa soppressione e conseguente accorpamento degli uffici del giudice di pace’, dichiararono i vertici locali del Pd, l’amministrazione comunale di Giulianova, su impulso del sindaco Mastromauro che già in precedenza si era attivato mediante la partecipazione a diversi incontri con il presidente del tribunale di Teramo Giovanni Spinosa, si sta adoperando al fine di scongiurare la soppressione della sede giudiziaria giuliese. Mastromauro sosteneva di ‘aver intenzione di coinvolgere anche gli altri Comuni del territorio, così come già fatto in occasione dell’assunzione dei lavoratori precari nella sede giuliese del Tribunale, per cercare di elaborare un piano di salvataggio per l’ufficio del giudice di Pace’.  Ed in merito alle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, sottolineavano, al contrario di quanto asserito oggi, che ‘Giova rilevare che il Comune di Giulianova già sostiene buona parte delle spese per il mantenimento del suddetto ufficio’, promettendone il sicuro mantenimento in città”.

“Mastromauro inoltre, nel rispondere alle nostre interrogazioni -concludono Ciafardoni, Francioni e Maddaloni – ha sempre ritenuto ed affermato che non ‘ci fossero ancora dati sufficienti per ipotizzare la soppressione del Palazzo di Giustizia così come lamentato dalle opposizioni’. Questo quanto promesso.
Il risultato? Evidente e sotto gli occhi di tutti”.

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