Teramo, Pomante ai ‘vecchi tromboni’ del Pd: ‘non sono in vendita’

Teramo. Gianluca Pomante, candidato sindaco di alcuni movimenti cittadini, parteciperà alle primarie del Pd? Nemmeno per sogno!

Ad escludere qualunque ipotesi è lo stesso Pomante, il quale prima denuncia le “pressioni sul sottoscritto e su alcuni amici, con metodi a dir poco discutibili, per convincerci a compiere una scelta che nessuno ha intenzione di fare”, passa ad analizzare quanto sta accadendo nella politica cittadina teramana, rivolgendosi ai suoi interlocutori con l’appellativo di “vecchi tromboni”. E spiega perché non parteciperà mai alle primarie del Pd.

“Io sono già il candidato Sindaco dei movimenti civici di Teramo e non intendo venir meno all’impegno assunto con i miei amici, né fare un passo indietro che verrebbe interpretato, giustamente, come una svendita dei miei ideali in cambio di una poltrona. Le primarie, in assenza di candidati seriamente intenzionati ad assumere l’impegno o riciclandone alcuni solo per far numero, sono una farsa che offende l’intelligenza degli elettori e la dignità degli interessati. Le primarie aperte a tutti sono il modo migliore per consentire agli avversari di inviare i loro galoppini a votare in massa il candidato peggiore e delegittimare il migliore”.

E aggiunge: “Cari vecchi tromboni, abbiate il coraggio di gettare la maschera e di dire alla gente che Gianluca Pomante non vi piace perché é poco malleabile, perché non é in vendita, perché ha posto condizioni di trasparenza e correttezza, come il programma partecipato e votato dalla gente comune e l’assegnazione degli incarichi basata sul merito e sui curricula che disorienta chi, come voi, é abituato a sedersi a tavolino per spartirsi la torta, fregandosene dei cittadini. Pur essendo disponibile a dialogare con tutti, io non sono in vendita. Invito tutto il PD ad un incontro a Piazza Martiri, sulla scalinata del Duomo, a mezzogiorno di un giorno qualsiasi, per confrontarci davanti alla gente e davanti al popolo della Rete, in diretta streaming, sulla possibile formazione di una grande coalizione e sulle possibili soluzioni per risollevare le sorti della nostra Teramo. Abbiate il coraggio di mostrarvi in pubblico, senza la mediazione ed il filtraggio sistematico di testate amiche. Portate le vostre idee, se ne avete. Decideremo di incontrarvi, e in pubblico, solo a una condizione comunque: che facciate prima pulizia totale al vostro interno.

Avete perso il treno anche stavolta. Teramo non può più aspettare i vostri giochetti. Ci sono problemi serissimi in città e ci vogliono delle risposte e delle azioni forti. Per il bene di tutti mettetevi da parte e chiudiamo un’epoca”.

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