Giulianova. “Pulizia dell’arenile e Piano Demaniale, a Giulianova manca la visione d’insieme”.
È il commento del consigliere di Forza Italia Gianluca Antelli, il quale ha aggiunto che “sarebbe il caso di conoscere quali siano le intenzioni dell’amministrazione comunale sulle operazioni di pulizia dell’arenile a seguito delle mareggiate. Su tali attività regna la confusione più totale. Gli operatori del settore sono stati lasciati soli in balia degli eventi che hanno coinvolto le loro concessioni. Meglio non ricordare le procedure poste in essere dall’amministrazione comunale dopo l’alluvione del 2011, costate ai cittadini giuliesi oltre un milione di euro e su cui si attendono risposte nel merito da parte della Procura della Repubblica. Stando all’attualità non si conosce chi e cosa si debba fare. Nessuna riunione con i diretti interessati è stata programmata finora. Non è dato sapere se, della rimozione degli ingenti depositi di materiali spiaggiati, si farà carico l’amministrazione in prima persona o se ciascun concessionario sarà responsabile della propria area. In questa seconda ipotesi il competente assessorato dovrebbe quantomeno prevedere un disciplinare concertato affinché le operazioni rispettino quanto previsto dalle normative vigenti in materia di raccolta e smaltimento dei rifiuti spiaggiati, sia dal lato della raccolta differenziata che della salvaguardia del materiale sabbia. Tutto è lasciato al caso”.
Per quanto riguarda il Piano demaniale marittimo comunale “il coinvolgimento delle associazioni di categoria di albergatori e dei balneari è nullo, cosa che appare – aggiunge il consigliere di Forza Italia – per di più strana per un’amministrazione che addirittura per estendere la partecipazione popolare ha istituito i comitati di quartiere (consultati addirittura per la spiaggia per cani), per quanto riguarda il prossimo passaggio consiliare circa la variante al Piano Demaniale Marittimo Comunale. Sullo stesso incombono un’ abbondante quantità di osservazioni, presentate anche da sindacati balneari e da singoli concessionari, segno tangibile di una proposta di impianto generale fortemente criticato sia nel merito che nel rispetto delle procedure amministrative seguite. Anche qui si è saltato a piè pari il confronto in sede di commissione urbanistica, che si terrà il prossimo otto gennaio, dove la correttezza avrebbe imposto un’audizione delle associazioni di categoria. Evidentemente la fretta e la volontà di evitare intralci in una marcia forzata per portare il “Piano” in campagna elettorale impone questo comportamento”.
Secondo Antelli “un film già visto nella precedente tornata elettorale con la variante generale al piano regolatore, lì l’esperienza insegnò che le innumerevoli situazioni particolari sono state stravolte dai tagli posti dagli enti sovracomunali”.