Civitella del Tronto, resta la Tares, respinto ordine del giorno di Zunica e D’Alesio

Giuseppe-ZunicaCivitella del Tronto. Non cambia nulla: a Civitella del Tronto resta la Tares e questo nonostante la richiesta avanzata dai consiglieri Giuseppe Zunica e Luca D’Alesio, all’opposizione della giunta Di Pietro.

Ed è lo stesso Zunica a polemizzare su questa decisione (respingere l’ordine del giorno dei due consiglieri di minoranza) e sugli effetti che la tassazione produce sulla tasche dei contribuenti. ” Non bisogna credere alle fandonie che gli amministratori raccontano“, scrive in una nota il capogruppo di inversione di rotta, ” visto che era data facoltà ai Comuni di continuare ad applicare la vecchia Tarsu. In tanti si sono avvalsi di questa disposizione e hanno lasciato le tariffe invariate.Se aderivano alla mia richiesta, con gli acconti già pagati ad agosto e ottobre, la partita per i cittadini era praticamente chiusa. D’altronde negli anni passati le amministrazioni che si sono succedute hanno sempre dato adeguata copertura finanziaria al costo del servizio rifiuti.In un momento economico così difficile, non aumentare la tassazione era auspicabile per dare un po’ di respiro sia alle famiglie sia alle attività imprenditoriali, invece con proposito hanno voluto mettere le mani nelle tasche delle persone spolpando in questo modo gli esangui bilanci delle famiglie e delle attività.A tal proposito a nulla è valsa la maldestra mossa di far pagare alle famiglie, ai pensionati, agli impiegati, a tutti i lavoratori dipendenti e ai disoccupati il 75% del costo del servizio, che doveva essere ripartito in egual misura con le attività non domestiche (metà e metà come da piano finanziario), perché il vantaggio per le attività è stato risibile a fronte di un aggravamento delle situazioni familiari.Questa è un’amministrazione avulsa dalle problematiche generali della popolazione che si muove solo in un’ottica di mera ricerca del consenso politico attraverso operazioni immagine, vedi comitati di frazione e festicciole ricreative, che non portano da nessuna parte, anzi distolgono risorse economiche drenate a noi cittadini”.

 

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