“Condannato in primo grado a 6 anni di reclusione – sostengono i manifestanti – sulla base del famigerato reato di devastazione e saccheggio. Una condanna abnorme visto che non vi sono prove che Davide abbia commesso reati specifici ma semplicemente foto che attestano che quel giorno era in piazza San Giovanni come altre migliaia di persone”.
Il corteo ha attraversato le vie del centro cittadino e si è concluso in Piazza Martiri con alcuni interventi e la lettura di una lettera di Davide.
Scopo della manifestazione denunciare “l’accanimento persecutorio – precisano i rappresentanti del Comitato – che sta subendo Davide con l’ennesimo trasferimento nel carcere di Viterbo. Non si capisce perché venga negato a Davide il diritto al riavvicinamento viste le condizioni di salute dell’anziano padre che non può affrontare lunghi viaggi fuori regione”.
Al centro della manifestazione, alla quale ha partecipato anche il consigliere regionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo, la richiesta che Davide possa almeno scontare la pena in un carcere abruzzese o nella vicina Ascoli Piceno.