Petrolizzazione, Sel presenta una mozione in Consiglio Provinciale

petroliera_1Teramo. Un impegno preciso del presidente della Provincia ad attivare tutte le iniziative volte ad opporsi con ogni atto alle decisioni del Ministero che autorizzano l’avvio delle attività di prospezione e ricerca di idrocarburi liquidi/gassosi, anche attraverso un ricorso al Tar del Lazio, come hanno fatto i Comuni di Mosciano S. Angelo, Bellante e Campli.

Stesso impegno che si chiede al presidente della Giunta Regionale affinchè neghi il rilascio dell’Intesa, in relazione alle istanze di permesso di ricerca per le quali ad oggi non risulta concluso l’iter autorizzativo.

È questo il contenuto della risoluzione presentata dal consigliere provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà, Giuseppe Di Febo, che ha chiesto al presidente del Consiglio, Mauro Martino, la discussione nella prossima assise provinciale.

“I territori dei comuni interessati ed in generale la nostra Regione rischiano di essere compromessi definitivamente da queste scelte” scrive Di Febo nella mozione. “E’ obbligatorio salvaguardare le straordinarie potenzialità delle attività dell’agricoltura, della pesca, del turismo, della ristorazione, e di territori importanti per l’Abruzzo e non a caso tutelate come l’Area Protetta Marina del Cerrano e la Riserva del Borsacchio. Occorre impedire che il nostro territorio diventi un distretto minerario, trasformando l’Abruzzo da Regione Verde d’Europa in Regione “Nera” d’Europa. Essendo l’Abruzzo regione altamente sismica, inoltre, le attività di ricerca e di estrazione di idrocarburi potrebbero rendere più probabile il verificarsi di eventi sismici nel nostro territorio”. 

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