Alba Adriatica. L’inquinamento del mare resta, e con esso i negativi effettimediatici, anche in coda alla stagione estiva. Gli operatori turistici, però, non ci stanno a subire l’ennesimo “schiaffo” .
Ecco perchè hanno subito avuto un incontro con il sindaco Tonia Piccioni e l’amministrazione comunale, dopo il nuovo divieto di balneazione . Al vertice di mercoledì, al quale ha preso parte anche l’avvocato Lauro Tribuiani che assiste gli operatori del settore, sono stati anche visionati i dati delle analisi, che gli stessi albergatori e balneari, hanno effettuato attraverso un laboratorio certificato. Dati diamentralmente opposti rispetto a quelli dell’Arta , che poi hanno prodotto l’ordinanza di divieto di balneazione da parte del sindaco. “Anche i successivi controlli compiuti” sottolinea l’avvocato Tribuiani, ” risulterebbero aver confermato l’assenza di valori eccedenti i limiti di legge e gli operatori si sono impegnati a metterli al più presto a disposizione dell’Ente. Le associazioni turistiche, da sempre fortemente impegnate nella promozione del turismo e nella lotta all’inquinamento, hanno continuamente monitorato la qualità dalle acque per tutto il periodo estivo e, dopo l’esposto inviato alla Procura della Repubblica nel corso del mese di luglio, chiedono unitariamente che si faccia chiarezza sulle modalità e sulla tempistica di campionatura delle acque, nonché sul rigoroso rispetto dei protocolli imposti dalla normativa di settore in materia di prelievi, e sono pronte a qualsiasi iniziativa, per non vanificare gli sforzi e gli investimenti profusi”. Gli operatori hanno invitato l’ente a richiedere all’Arta di eseguire i futuri prelievi alla presenza di dipendenti comunali e hanno dato mandato allo stesso avvocato Tribuiani di avviare tutte le azioni ritenute necessarie per la tutela dei propri diritti ed interessi. Domani, nel frattempo, dovrebbero essere resi noti i risultati delle “controanalisi” effettuate ieri.