Atri. No al taglio della sezione secondaria atriana del tribunale di Teramo. Ad opporsi, ancora una volta, è il circolo Pd di Atri che critica, nel contempo, l’iniziativa dell’amministrazione comunale, che ha dato il via ad una raccolta firme finalizzata alla proposta di una legge di iniziativa popolare tesa a scongiurare, appunta, la chiusura della sede ducale del Palazzo di Giustizia.
Un’iniziativa che il segretario comunale del Pd, Herbert Tuttolani, definisce “tardiva”, oltre che “una mossa disperata, frutto della solita sterile propaganda”.
E non è certo nuova la contrarietà del Pd ducale alla soppressione delle sedi distaccate. Fu, infatti, il primo, ad Atri, a criticare la legge del Governo Berlusconi, proposta dall’allora Ministro di Giustizia Nitto Palma, che prevedeva il taglio di 30 piccoli Tribunali e la soppressione indiscriminata di 220 Sezioni Distaccate, tra cui quella di Atri. “Ed è ancor di più contrario oggi che quella infausta legge viene applicata” prosegue Tuttolani. “Pertanto, pur dovendo prendere atto del recente pronunciamento della Consulta sulla legittimità costituzionale della legge di riforma, nonché del richiamo del Capo dello Stato alle forze parlamentari a evitare ogni forma di rinvio della sua attuazione, il Pd di Atri invita le forze politiche cittadine, il Sindaco e la Giunta Comunale, a evitare ogni ritardo o lassismo e, quindi, ad adottare, con la massima urgenza, ogni opportuna iniziativa finalizzata a determinare la sospensione dell’iter di attuazione della legge, nonché a porre in essere azioni volte alla approvazione, negli stretti tempi consentiti, di un decreto correttivo, indispensabile a evitare la realizzazione del taglio indiscriminato di tutte le Sezioni Distaccate di Tribunale, in ciò coinvolgendo i propri referenti politici ad ogni livello, svolgendo opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e ponendo in essere, se necessario, anche eventuali iniziative legali o di protesta, con un atteggiamento scevro da sterili campanilismi e libero da improduttive contrapposizioni politiche pregiudiziali”.
Per questo, è necessaria l’istituzione di una commissione permanente intercomunale composta dai Sindaci, dai rappresentati dei consigli comunali e dagli operatori di giustizia del territorio, aggiunge la capogruppo del Pd in consiglio comunale Chiara Di Nardo Di Maio. “Occorre valutare anche la possibilità alternativa di trasformare la Sezione Distaccata di Atri in una sede secondaria del Tribunale di Teramo” spiega “così come consentito dalla riforma, nonché perseverare in tutte le azioni già avviate per il mantenimento anche dell’Ufficio del Giudice di Pace di Atri, non escludendo la concreta possibilità di estenderne la competenza territoriale, compensando almeno in parte la grave perdita di servizi a cui stiamo assistendo”.