Tortoreto. Lottizzazione delle suore e un contenzioso giudiziaria, tra consigliere comunali, entrambi di maggioranza, per questioni extra- amministrative, riferite a vicende di vicinato.
Che i temi urbanistici, a Tortoreto, rappresentino sempre un tema caldo, è un dato di fatto, che la cosa poi animi un consiglio comunale nel quale il contestato articolo 17 delle norme tecniche di attuazione del Piano regolatore, sia al centro di un denuncia presentata tempo fa per aspetti edilizi, contribuisce a rendere ancora di più acceso il confronto. Tematiche emerse nel corso dell’ultima seduta dell’assise comunale, circostanza nella quale è tornato d’attualità la lottizzazione delle suore e i possibili assetti urbanistici futuri. Parte dell’opposizione (Pd e Uniti per Tortoreto) ha proposto una variante al Pre, sulla salvaguardia della collina e l’eliminazione del cosiddetto quadrilatero, zona che consente (tra questo c’è anche il terreno delle suore) sul quale proporre possibili accordi di programma, con premi di cubatura e fronte di contropartite per l’ente.” Il tecnico redattore della variante”, sottolinea Nico Carusi, capogruppop del Pd, ” non mi ha convinto, ed è ovvio che difenda le sue scelte e quelle di chi amministra. La variante proposta avrebbe permesso una pianificazione più ordinata e un riassetto equilibrato di quel territorio. E’ da tempo che sento i consiglieri di maggioranza compreso il mio ex capogruppo, parlare di volumetrie selvagge, rischio di colate di cemento, urbanizzazione confusa senza tuttavia, aver mai avuto occasione di intravvedere d, una presa d’atto decisionale importante che andasse in una direzione contraria, né quando erano minoranza, né quando oggi sono maggioranza. Tutti e dico tutti, chi più chi meno, hanno tratto vantaggi e beneficiato dalla politica, dal boom edilizio e dal Pre”.” Il centrodestra” si legge ancora nella nota, “unitamente al gruppo Officina Democratica, ha avallato il programma di riqualificazione urbana denominato il Quadrilatero, all’interno del quale, come emerso dal consiglio, si potrebbe consentire con un parere favorevole di chi amministra, l’utilizzo di una volumetria superiore ai parametri imposti dal Pre, compreso il lotto delle Suore Oblate ”. Su questo si innesta, poi, la questione del contestato articolo 17 che consente deroghe in materia di distanze. “Ebbene, l’articolo è stato dichiarato illegittimo da chi amministra, ma non prima che alcuni amministratori ne abbiano sfruttato i vantaggi” chiosa Carusi, ” Episodio oggetto di una vicenda anomala e singolare, che ha indotto un consigliere di maggioranza (Lilli Piacentini ndr), a sporgere denuncia nei confronti di un altro amministratore di maggioranza( capogruppo Antonio Di Giovanni, ndr)”. Situazione che investe un intervento edilizio, maturato quando uno dei due amministratori (Piacentini) era fuori dal consiglio (è stata la prima dei non eletti), ma che è ancora in auge, a maggior ragione ora quando entrambi siedono in consiglio comunale.