Fiume Calvano, la replica di Romandini: ‘i lavori non sono fermi’

romandini_elicioPineto. I lavori sul Calvano non sono fermi: sono ripresi già da alcuni giorni come è testimoniato dalla presenza dell’impresa sul cantiere.

Lo ha specificato l’assessore alla viabilità, Elicio Romandini, che ha incontrato a Borgo Santa Maria anche un gruppo di cittadini, l’assessore comunale di Pineto Nerina Alonzo e i giornalisti, spiegando, carte alla mano, che la Provincia, ha atteso per mesi, una risposta dal Società Autostrade e da Anas per una “autorizzazione a procedere” nelle cosiddette “fasce di rispetto” di proprietà demaniale ma in concessione alla Società Autostrade da parte dell’Anas.

Ed è “solo questo intervento che è rimasto fermo perché il progetto è stato realizzato al 70%” ha dichiarato Romandini il quale ha annunciato che “in seguito alle pressioni degli ultimi giorni, dopo mesi di carteggi, su ambedue le società, questa mattina, è finalmente arrivata l’autorizzazione della Società Autostrade: adesso aspettiamo nel giro di qualche giorno anche quella dell’Anas. Se tutto va come previsto l’intervento sarà completato a fine estate”.

Per allargare il letto del fiume, e prevenire il rischio esondazioni, la Provincia deve inserire un monolite in cemento, gia realizzato e pronto per essere collocato, al di sotto della strada provinciale. “Ma per procedere, visto che si tratta di terreni demaniali, , occorreva questa autorizzazione che noi abbiamo richiesto a gennaio del 2012. Come ho spiegato più volte, il susseguirsi di una serie di norme contrastanti fra loro hanno determinato questo periodo di stallo: ci siamo persino premurati di ottenere un parere della Protezione Civile per superare le obiezioni della Società Autostrade, abbiamo tutti i pareri di conformità del Genio Civile perché, è inutile sottolinearlo, siamo di fronte ad un intervento finalizzato alla pubblica e privata incolumità e che, quindi, è imprescindibile e non è delocalizzabile. Se questa vicenda, paradossale e segno di un’Italia che non funziona, di una burocrazia kafkiana, diventa terreno per strumentalizzazioni politiche continue non verrà risolta mai. Comune e Provincia devono fare fronte comune, semmai, ed è per questo che stamattina ho invitato Sindaco e assessore ai Lavori pubblici del Comune. Forse anche l’assessore Cantoro di Pineto avrebbe fatto bene a informarsi prima di parlare”.

Romandini, infine, sottolinea, che ha chiesto alla Regione di poter utilizzare i soldi del ribasso d’asta – che normalmente tornerebbero all’ente concessionario, cioè la Regione – per ulteriori interventi di messa in sicurezza del Calvano. A questo scopo la Provincia ha anche già presentato la perizia di variante. “Mai come in questo momento la Provincia ha avuto tanta attenzione per gli interessi legittimi di una comunità costretta a convivere continuamente con il rischio esondazione”.

 

 

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