Così il sindaco Luciano Monticelli e l’assessore Giuseppe Cantoro replicano alle accuse lanciate ieri dal gruppo consigliare di Sinistra Ecologia e Libertà, mettendo in evidenza come gli amministratori locali non possono in alcun modo essere classificati come una casta.
“Un mese fa” spiega il primo cittadino “è stata approvata la delibera che prevede una riduzione del 10% sui compensi degli assessori. Molti degli amministratori hanno già restituito il cellulare aziendale, il presidente del Consiglio ha rinunciato alla sua indennità e due assessori percepiscono un mensile di appena 450 euro perché dipendenti. Io stesso inoltre, dal mese di agosto 2012 non prendo più i rimborsi spese”.
“In tema di riduzioni dei costi” aggiunge Cantoro “abbiamo tagliato del 10% la retribuzione di risultato del segretario generale, altre economie significative sono state fatte con l’approvazione della riorganizzazione dei servizi e del personale (meno 10mila euro). Altri 15mila euro si risparmieranno nelle attività dell’Ufficio di Segreteria, mentre per i funzionari l’attribuzione di risultato è sempre stata pari al 15% della retribuzione e non al 25% come previsto dalla norma. Il nostro obiettivo è sempre stato quello della razionalizzazione della spesa, per avvicinare la macchina amministrativa ai bisogni della collettività, soprattutto in un momento così difficile e i nostri atti concreti lo stanno a dimostrare. I nostri compensi però non possono essere messi in confronto con quelli delle alte cariche dello Stato come fa Sel”.
Il sindaco Monticelli, infine, definisce quello di Sel un “attacco strumentale” e conclude: “dimostrano di non leggere neppure gli atti deliberati dalla Giunta e poi, secondo la loro logica potrebbero fare gli amministratori di un ente locale solo persone facoltose o che vivono di rendita. In realtà oggi il ruolo di sindaco e assessore richiede una presenza a tempo pieno presso gli uffici e sul territorio, per affrontare con determinazione i tanti problemi connessi alla quotidianità. A differenza delle retribuzioni dei Parlamentari che sono state aggiornate continuamente, quelle degli amministratori locali sono bloccate dal 2000. Questo significa in valore reale una perdita del 30%. Gli sprechi della politica quindi non vanno cercati nei Comuni”.