Giulianova Adesso chiede al Pd: rinnovamento classe dirigente ed assemble aperte

DSCN1019Giulianova. “Purtroppo siamo stati facili profeti! Gli errori commessi dal Pd, prima nella gestione delle primarie, poi in quella delle parlamentarie e, per finire, nella gestione della campagna elettorale per le scorse politiche, hanno condotto il Pd all’ennesima bruciante sconfitta. E poi, cos’è successo? Assolutamente Niente! Come, nel passato, dopo innumerevoli processi a porte chiuse, a livello Comunale, Provinciale e Regionale, nessun responsabile è stato individuato; nessuna ha avuto la dignità di dimettersi per favorire il rinnovamento della classe dirigente e, per dare una scossa salutare a questo Partito. Quindi, tutti assieme, litigiosi e scontenti, sono rimasti in attesa della prossima sconfitta”.

Scrive in una nota l’associazione del Partito Democratico, Giulianova Adesso, aggiungendo “come abbiamo fatto altre volte negli ultimi anni, combatteremo quando sarà il momento la nostra battaglia politica per rendere il partito in cui crediamo un movimento moderno, aperto e riformista. Combatteremo questa battaglia mettendo al centro quei valori sostenuti durante le primarie per Matteo Renzi e il modo di operare che da tre anni portiamo avanti nell’amministrazione comunale di Giulianova: dove il confronto con il cittadino è stati il motore dell’agire e dove risiede il principio che, prima di chiedere ad altri, devi dare tu l’esempio. Combatteremo per un Partito Democratico composto da una classe dirigente rinnovata, non solo nell’età ma, soprattutto, nella mentalità che abbandoni definitivamente ogni genere di autoreferenzialità e che veda nell’autocritica un valore per crescere e non una sconfitta. Combatteremo per costruire un Partito Democratico che, nell’opinione proveniente da aree esterne dal nostro essere, dia un valore aggiunto alla discussione e non un nemico da combattere. Per quanto concerne i congressi, lavoreremo affinché le assemblee siano momenti di confronto vero a cui partecipino il maggior numero di cittadini e non sedute di terapia di gruppo dove, generalmente, gli interventi sono fatti da dirigenti che cercano di posizionarsi e gli argomenti sono sempre gli stessi, non comprendendo che la realtà odierna è in continuo evoluzione. Lavoreremo in quest’ottica di rinnovamento ricco rendo alle tante risorse che finora, spesso, sono state messe in panchina o, al massimo, a fare i “portatori d’acqua”. Il nostro auspicio è che d’ora in avanti in tutti i territori durante qualsiasi tipo di consultazione, che siano congressi, primarie per i sindaci o altre cariche, siano proposte figure che rappresentino in maniera forte il cambiamento che la gente richiede a gran voce, dando, in tal modo, la possibilità agli elettori di scegliere realmente. Questa, forse, sarà l’ultima battaglia utile per dire di averci provato con tutte le forze e, se dovessimo fallire, il buon senso ci dirà di alzare bandiera bianca. Per concludere, crediamo nel pensiero di Churchill: mai arrendersi tranne che di fronte all’onore e al buon senso”.

 

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