Centinaia di manifestini con scritta bianca su sfondo nero, ed un eloquente immagine di una mano che, con un cerino, accende una miccia, invitano al non voto tappezzando ogni angolo delle cittadine costiere teramane.
Il manifesto, a firma di una sedicente “Casa del popolo Giulianova”, illustra anche le motivazioni dell’invito a non recarsi alle urne alle prossime elezioni politiche inneggiando a libertà ed eguaglianza.
In alcune città, come Giulianova, le affissioni, considerate abusive in quanto prive delle necessarie autorizzazioni, sono state quasi tutte rimosse, mentre in altre località, come ad esempio Alba Adriatica, ancora campeggiano su tabelloni pubblicitari, cabine telefoniche, muri di palazzi, ecc.
Un ulteriore elemento che si aggiunge ai numerosi colpi di scena che stanno caratterizzando una campagna elettorale che, ormai, si avvia alla fine.