Elezioni Alba Adriatica, Giovannelli “pronto a fare un passo indietro”

giovannelli_franchinoAlba Adriatica. La parola “rinuncio” alla candidatura ancora non la pronuncia, ma il dado per le amministrative di fine maggio, ad Alba Adriatica, pare già tratto.

L’analisi è abbastanza lampante alla luce di un’intervista che il sindaco uscente, Franchino Giovannelli, ha rilasciato all’emittente Teleponte. Giovannelli parla di decisione “forse già maturata da tempo” e aggiunge che il suo impegno “che durante il mandato è stato massimo” e che lo stesso impegno di tempo “per problemi personali” non potrebbe essere identico nel prossimo futuro”. Messaggio che decodificato, potrebbe lasciar presagire, a breve, la volontà di ufficializzare la volontà di non riproporsi e di lasciare spazio nell’ipotetica coalizione di centrosinistra ad altre soluzioni. ” La politica per me è spirito di servizio per la città e per i cittadini” ha spiegato Giovannelli, ” e per queste ragioni ho profuso tanto impegno e tante energie e di essere stato sempre in Comune. la mia riflessione è dettata anche da questo”. Parole chiare, queste, che favoriscono anche l’avvio di un confronto per quello che dovrà accadere da quì a qualche settimana. ” In molti si sbizzarriscono sul toto sindaco e ad alimentare delle frizioni all’interno del partito” aggiunge Giovannelli. ” Ho fatto il sindaco in maniera autonoma e laddove c’erano delle cose che non mi convicevao sono andato in contrasto con la sezione dei Democratici, che ho fatto anche con le altre segreterie di partito. Io però sono un iscritto al Pd e non ho nessun problema a fare da tramite per trovare delle soluzioni”. Di fatto, anche se lo stesso sindaco rinvia a breve delle valutazioni più compiute su questo argomento, nell’ipotetica coalizione di centrosinistra è già partita la corsa per la successione, almeno nella candidatura a sindaco. Il nome più gettonato resta quello di Piero Pulcini (consigliere provinciale), ma non è da escludere nemmeno l’ipotesi delle primarie, che però dovranno essere di coalizione. Di certo, prima di sciogliere qualsiasi nodo bisognerà, con ogni probabilità, attendere che si consumino le elezioni politiche di fine febbraio.

 

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