Roseto. “Le scuse strumentali di Di Girolamo sul caos parcheggi a pagamento non abbaglino i cittadini. Dopo le dichiarazioni del Sindaco rilasciate alla stampa, alla luce della realtà che poi è emersa, appare evidente che nella maggioranza c’è chi ha fatto una precisa scelta politica e dato indicazioni ai funzionari, quindi a cascata al personale comunale, di procedere in modo approssimativo e probabilmente illecito sulla proroga dei parcheggi a pagamento. I rosetani hanno il diritto di sapere chi, come e perché, e tutti coloro che hanno pagato il parcheggio quando forse non era necessario, dovranno essere rimborsati dall’ente. Questione di lealtà intellettuale, più che di puri euro. Chiederemo a Mario Nugnes ed Angelo Marcone, che rappresentano il nostro gruppo politico in consiglio, di portare la vicenda all’attenzione dell’assise comunale”.
Invoca chiarezza sulla strana vicenda della proroga dei parcheggi a pagamento a Roseto degli Abruzzi la coordinatrice cittadina di Casa Civica, Gabriella Recchiuti, soprattutto alla luce delle dichiarazioni del sindaco Di Girolamo, che ha ammesso una serie di errori da parte della maggioranza PD ma non ha riferito in modo approfondito cosa è accaduto davvero.
“Siamo all’ennesimo atto dilettantistico del Partito Democratico, forse il più grave in questo anno e mezzo di governo, perché questa volta potrebbe addirittura delinearsi un illecito” le parole di Gabriella Recchiuti, secondo cui “il tema dei parcheggi a pagamento in città è diventato una barzelletta a discapito delle associazioni, dei commercianti e dei cittadini onesti, quelli che pagano, un po’ come già successo con gli aumenti Tari.”
“Questa volta il Sindaco non può rifugiarsi dietro delle scuse strumentali e omertose. – rincara la dose il coordinatore Provinciale del gruppo, Carlo Simone “Devono essere identificati dei colpevoli, a partire dalla figura politica che in giunta è incaricata della gestione del servizio, e devono essere tolte le deleghe per chiara incapacità amministrativa. Ci saremmo aspettati da parte del responsabile una onesta ammissione di colpa, magari accompagnata da una lettera di dimissioni. Così però non è stato, anzi… d’altronde comprendiamo che la poltrona faccia comodo. Siamo alle ennesime bugie post elezione e all’ennesima figuraccia amministrativa. A questo punto il Sindaco ha il dovere politico e morale di fare chiarezza davanti ai cittadini, di essere trasparente, lui per primo, altrimenti sarebbe Di Girolamo stesso a dover lasciare la guida di questa città”.
“Con un pizzico di cinismo” conclude Simone “possiamo ritenere che il non rispetto del patto politico di Giugno 2016 da parte del PD di Roseto col senno del poi sia stato cosa positiva per la nostra forza politica. Sarebbe stato difficile governare la nostra città con le menti illuminate che oggi abbiamo la sfortuna di poter ammirare nel loro lavoro quotidiano”.