Primarie: dodici sindaci chiedono al Pd il secondo nome al Parlamento

di_sabatino_renzoTeramo. Un documento con il quale si afferma che la provincia di Teramo ha diritto di esprimere un secondo rappresentante al Parlamento.

È quello firmato da dodici sindaci del Pd della provincia, alla luce di quello che è stato il riscontro delle primarie.”Risulta evidente senza ombra di dubbio che in base al regolamento, il secondo classificato di Teramo va in lista prima del secondo classificato della provincia de L’Aquila”. A sottoscriverlo i primi cittadini di Bellante, Mosciano, Giulianova, Controguerra, Montorio, Castellalto, Isola del Gran Sasso, Crognaleto, Torano, Pineto, Alba Adriatica, Pietracamela e Tossicia. “Premesso che – si legge nella nota – le primarie sono diventare elemento costitutivo e qualificante del Pd, che la forza espansiva dei Democratici si basa sulla credibilità delle primarie sia per la mobilitazione dei militanti sia per la partecipazione degli elettori, che la credibilità delle primarie si fonda sulla certezza delle regole, nella fattispecie il regolamento approvato dalla direzione del Pd con l’impegno a non farsi condizionare da esigenze di ripescaggio, e che il regolamento ha sancito con certezza l’ordine delle candidature e la rappresentanza che ovviamente vale anche per l’Abruzzo”, i sindaci chiedono, in base al regolamento, che il secondo classificato nelle primarie parlamentari di Teramo, Renzo Di Sabatino sia davanti al secondo classificato della provincia dell’Aquila, Giovanni Lolli. “Qualsiasi decisione in contrasto con questa palmare regola – concludono i primi cittadini – costituirebbe pertanto un gravissimo vulnus con grave perdita delle primarie nel loro complesso”.

 

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