E’ il commento del Cittadino Governante sul piano interventi della Giulianova Patrimonio che comprende anche la realizzazione di un hospice in Piazza dalla Chiesa.
“La notizia – aggiunge – ci ha lasciati esterrefatti per più di un motivo: come si può ipotizzare la realizzazione di una così delicata struttura sanitaria nel cuore di una piazza – tra l’altro sede di un mercato (quello dei prodotti agricoli e alimentari locali) molto frequentato, a sua volta importante cerniera di collegamento tra il Lido ed il Paese? Strutture di questo tipo vanno realizzate in luoghi tranquilli e nel verde. Come si concilia una simile scelta, che riguarda i malati cronici che non rispondono più ai trattamenti farmacologici in termini di guarigione e hanno necessità di cure finalizzate al controllo del dolore e di altri sintomi che generano profonda sofferenza, con la proposta che il Comune di Giulianova ha già avanzato di essere sede di uno dei due ospedali di primo livello per acuti nella provincia di Teramo? Mostrarsi contraddittori nelle scelte strategiche non fa altro che indebolire la posizione di Giulianova al tavolo della trattativa in corso con la Regione e con la ASL. Gli hospice li realizza o li accredita la ASL: non è compito dei comuni e, comunque, nella ASL di Teramo esiste già, non crediamo ne possa essere realizzato o convenzionato un altro”.
Piazza Dalla Chiesa ha “la vocazione di spazio pubblico centrale e vitale nella quotidianità cittadina” e per quelle finalità Il Cittadino Governante si impegna da anni. “Con spirito costruttivo, nel 2015 mettemmo a disposizione del Consiglio Comunale il progetto di riqualificazione di piazza Dalla Chiesa e di ristrutturazione e riconversione del Mercato Coperto (elaborato dalla nostra associazione) affinché il Comune potesse partecipare al bando sui finanziamenti statali per il recupero di aree urbane degradate. Il Consiglio Comunale approvò l’o.d.g. che prevedeva: conferma dell’intera area come spazio pubblico; abbellimento e aumento della vivibilità della piazza; tutela della bellezza paesaggistica circostante; potenziamento e valorizzazione, al piano terra, del mercato dei prodotti agricoli locali; ristrutturazione e riconversione del mercato coperto in nuove funzioni pubbliche, con la realizzazione, ai piani superiori, di spazi polifunzionali per la cultura, per il lavoro e per il sociale”.
L’associazione giuliese ribadisce che “quella decisione vada rispettata e la si smetta una volta per tutte di improvvisare soluzioni in luoghi così cruciali sotto il profilo urbanistico e significativi per gli spazi pubblici”.