Primi passi verso la ricerca di nuove alleanze in vista delle prossime amministrative a Teramo e un dossier con alcuni temi fondamentali da consegnare al commissario di Teramo.
Il coordinamento di Abruzzo Civico Teramo fa il punto sulle condizioni e sul futuro della città dopo la caduta dell’amministrazione Brucchi e si apre a possibili accordi, sottolineando come non ci siano “preclusioni o pregiudizi”, ribadendo la volontà di “costruire un progetto per la città con chiunque sia disposto a confrontarsi in modo leale sui programmi”.
Siriano Cordoni, coordinatore comunale di Abruzzo Civico, Carlo Simone, coordinatore provinciale e Gianluca Pomante, coordinatore regionale di Abruzzo Civico ed ex consigliere comunale arancione, dunque, tirano le somme dell’esperienza amministrativa teramana appena conclusa che ha lasciato una città “più povera, più triste e più brutta di quanto non era nove anni fa” e indicano in un dossier alcune priorità sulle maggiori criticità cittadine che sarà consegnato al commissario prefettizio Luigi Pizzi la prossima settimana.
In particolare è stata evidenziata la difficile situazione della Tercoop, con i 28 posti di lavoro a rischio vista la scadenza, a fine anno della proroga per la gestione dei parcheggi a pagamento, i lavori di Corso San Giorgio, con il cantiere infinito che ha creato così tanti danni agli operatori economici della centro, l‘emergenza abitativa soprattutto nella gestione post terremoto, con oltre 4500 persone ancora fuori dalle loro case. Senza dimenticare l’annosa questione della delocalizzazione della centrale Enel della Cona, l’atteso bando per il reclutamento del socio privato alla Team, la manutenzione ordinaria della città dimenticata, la presenza delle barriere architettoniche e l’adozione di un regolamento per l’individuazione e l’uso dei beni comuni messo in un cassetto e mai approvato.