Tortoreto, in arrivo altri migranti? Impegno civico “interroga” il sindaco. Parte la petizione

Altri 25 migranti in arrivo a Tortoreto, prossimi ad essere ospitati in una palazzina di contrada San Giovanni. A prospettare questa eventuali è Franco Rampa, presidente dell’Associazione Impegno Civico Tortoreto, che prefigura scenari imminenti con l’ospitalità prevista per altri 25 richiedenti asilo politico oltre ai 118 già presenti sul territorio cittadino (a fronte dei 37 previsti nel piano nazionale).

 

Va detto che in queste ore è stata avviata una raccolta firme da parte dei residenti della frazione di Tortoreto, per bloccare nuovi ingressi di migranti.

 

“In considerazione che ulteriori arrivi si potrebbero rivelare insostenibili per la nostra comunità”; si legge in una nota, ” visto che i migranti presenti non sono affatto integrati, si chiede all’amministrazione comunale, al Sindaco e al delegato al sociale Figliola di mantenere la parola data ai cittadini e cioè di bloccare l’arrivo di nuovi migranti”.

Nel mese di settembre il Comune di Tortoreto ha adeito allo Sprar, il programma di accoglienza dei migranti, con l’obiettivo di contenere il flusso in arrivo nella cittadina.

 

” Vorremmo sapere”, prosegue la nota, ” se l’amministrazione comunale ha cambiato idea e ha deciso di accogliere nuovi migranti, contrariamente a quanto stabilito in consiglio comunale.

Inoltre, aderendo allo Sprar l’amministrazione-Piccioni, con il supporto di cooperative specializzate, si è impegnata a garantire interventi di accoglienza che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio ai migranti, prevedendo anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico, ovvero l'”accoglienza integrata”.

Pertanto, chiediamo al Sindaco di fare chiarezza sull’inserimento di tutti i migranti presenti a Tortoreto, rendendo pubblici i costi sostenuti finora dallo Stato per questo sistema di protezione a cui ha aderito l’amministrazione-Piccioni.

I cittadini hanno diritto di sapere che tipo di attività e progetti vengono svolti dai migranti, e dove hanno sede gli incontri formativi, i nomi dei responsabili di questi progetti di integrazione, le cooperative a cui il comune di Tortoreto fa riferimento, chiarendo in che modo siano state individuate”.

 

 

 

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