Nereto ha già voltato pagina dopo lo scioglimento del consiglio comunale. O meglio, sono gli accadimenti a tracciare il percorso: la nomina, dopo 24 ore, del commissario prefettizio, che traghetterà l’ente fino alle elezioni della prossima primavera.
Quella che, invece, al momento non passa (e non potrebbe essere altrimenti) è l’amarezza, palpabile, del sindaco (oramai ex) Giuliano Di Flavio. Un’amministrazione claudicante la sua, dopo lo strappo con Direzione Futuro, ma caduta per mano dell’assessore Massimo Salvi.
“ I sindaci vanno e vengono”, commenta Di Flavio mentre sta sbrigando alcune pratiche in Comune, “ ma non riesco a digerire nel vedere la firma di Massimo Salvi di fianco a quella di Di Felice e Laurenzi. Non ha avuto nemmeno la bontà di dimettersi prima da assessore o di comunicare la cosa al partito. Non riesco a capacitarmi di questo, lo trovo un gesto volgare nella forma, sul piano personale e su quello politico. Posso capire la minoranza, non certo il gesto di chi fino all’ultimo secondo ha ricoperto ruoli istituzionali. Non credo ci siano giustificazioni per questo. Forse nemmeno lui si è reso conto di quello che ha fatto e nel modo con il quale è stato perfezionato”.
L’amministrazione comunale targata Di Flavio, da quasi due anni, era in qualche maniera appesa ad un filo con una maggioranza risicata (7 a 6), ma forse nessuno si attendeva un epilogo di questa natura. “ Mentre i dimissionari erano dal notaio per far sciogliere il consiglio comunale”; prosegue, “ io ero dai carabinieri per chiudere un accordo con un privato, disposto ad investire sul nostro territorio, e che spero porterà a compimento la sua idea.
In questo percorso ho sacrificato tempo, famiglia e denaro per la nostra cittadina. Il tutto fatto con estrema onestà. Stavamo raccogliendo i frutti di un lavoro difficile, complicato, anche per alcuni macigni ereditati dal passato. Su questo esco a testa alta, assieme alla mia squadra. La stessa cosa non può dirsi per chi ha preferito far commissariare il Comune”.
La nota del Pd. Il circolo dem di Nereto ha diffuso una nota sullo scioglimento dell’assise civica. Circolo che esprime in primo luogo massima vicinanza e solidarietà al sindaco Giuliano Di Flavio e a tutta la sua amministrazione.
“Rivendichiamo con forza e con orgoglio il lavoro fin qui svolto”, si legge, ” e i risultati raggiunti e daremo, come abbiamo sempre fatto, tutte le informazioni e gli elementi affinché ogni cittadino possa valutare e giudicare. Il Circolo del PD esprime massimo apprezzamento al sindaco, agli assessori e ai consiglieri per la dedizione, il senso di responsabilità e per le capacità messe in campo al servizio della comunità con cui hanno interpretato e onorato il loro ruolo e adempiuto agli impegni.
Esprimiamo sdegno e condanna politica per chi ha ritenuto di realizzare, ancora una volta, obiettivi personali e piccole rivalse sulla pelle della nostra comunità. Ancora una volta, invece di accettare il dibattito e anche la contrapposizione di scelte, soluzioni e argomenti alla luce del sole, in modo che tutti potessero capire e valutare, hanno scelto di tessere la tela di un accordo nel chiuso delle stanze. Accordo quantomeno singolare tra chi fino a ieri faceva opposizione e chi svolgeva l’incarico di assessore.
Noi, come sempre, a fronte alta e negli spazi aperti del confronto democratico porteremo avanti le nostre battaglie e le nostre ragioni, al servizio esclusivo della nostra Comunità. Il tempo galantuomo, i fatti, le scelte, le soluzioni messe in campo dimostreranno chi si è messo al lavoro con serietà e spirito di servizio, rispettando il volere dei cittadini elettori.
Oggi, come ieri e come domani, con il Sindaco Giuliano Di Flavio e tutta la sua squadra noi continueremo il nostro impegno e la nostra azione politica per Nereto e per i neretesi”.