Piano di rilancio Val Vibrata, D’Annuntiis: manca coinvolgimento dei territori

dannuntiisVal Vibrata. Il Piano di rilancio dell’area di crisi della Val Vibrata non piace del tutto ai sindaci della vallata.

Non piace sopratutto perchè le istituzioni interessate, ossia i dodici sindaci, sono stati portati a conoscenza delle varie progettualità appena 5 giorni prima della presentazione. Così come non c’è stato un coinvolgimento del territorio nella stesura del piano strategico. A farsi portavoce di un malcelato dissenso è Umberto D’Annuntiis, presidente dell’Unione dei Comuni, che in una nota sottolinea i vari punti di dissenso. ” Sulle risorse da mettere in campo” si legge, ” siano esse Fas o contratti di sviluppo, siamo d’accordo con il Presidente Chiodi sul principio di premialità e sulla qualità progettuale, a condizione però che riguardi tutti i territori. Non possiamo tollerare, infatti, che per alcuni territori (Valle Peligna, cabinovia Prati di Tivo, porto di Giulianova, porto turistico di Roseto, pista ciclabile Teramo-Giulianova, sicurezza del fiume Vomano e centro storico di Teramo, ndr) vengano individuate e prenotate certe risorse certe, mentre la Val Vibrata, che produce il 42% del Pil provinciale, venga ignorata. Chiediamo che le municipalità vengano coinvolte e che anche per la Val Vibrata siano messe a disposizione risorse certe da detinare al rilancio delle attività produttive e dell’occupazione e alla realizzazione delle infrastrutture necessarie e alla messa in sicurezza del territorio”.

 

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