Al momento di leggere il resoconto dell’attività di verifica, dei contributi per eventi ed associazioni, e delle manifestazioni del 2010 e 2011, quattro consiglieri di opposizione (Carusi, Porrea, Postuma e Taddeo) hanno lasciato l’aula e non hanno ascoltato la relazione di Papiri. Lamentavano il fatto che la stessa relazione non gli fosse stata consegnata prima. Aspetto, questo, poi che se anche in maniera indiretta, ha in qualche modo fatto presagire la volontà di chiedere le dimissioni dello stesso Papiri dalla presidenza della stessa commissione e da quella d’inchiesta, sostanziata dopo il caso Saccuti. Papiri ha esordito con dichiarazioni al vetriolo (“alcuni di questi consiglieri non hanno il profilo istituzionale per sedere nell’assise civica”),per poi illustrare il lavoro svolto sulle questioni finite sotto la lente d’ingrandimento della commissione di vigilanza. “ Il comportamenti di alcuni assessori (il riferimento era a Tartarelli, ndr) per quanto concerne l’organizzazione in prima persona di manifestazioni andrebbero evitati”, ha spiegato Papiri. Che poi è tornato sul caso del fascicolo delle sponsorizzazioni delle manifestazioni natalizie del 2010 che non si trova più. Nella circostanza è stato anche letto un commento lasciato su cityrumors.it dallo stesso Carusi, che parlava del fascicolo. In ogni caso, sulla vicenda del faldone scomparso da palazzo di città, il sindaco ha presentato una denuncia alla caserma dei carabinieri. Al rientro in aula, lo stesso Carusi ha chiesto di trasmettere la registrazione alla guardia di finanza. Il sindaco Monti, dal canto proprio, ha ricordato invece la richiesta, a suo tempo avanzata, di passare al setaccio tutti i conti dell’ente (operazione seguita dall’attuale responsabile dell’ufficio ragioneria) dal primo giorno nel quale Saccuti ha assunto il ruolo di responsabile dell’economato (1 luglio del 1998).