Per dare enfasi e forza all’unica decisione da cui sola scaturirebbe un esito meno negativo, il sindaco sosterrà l’azzeramento di tutte le province d’Abruzzo. E per farlo chiama a sostegno e alla mobilitazione. Istituzioni, partiti politici, enti associazioni, gruppi di interesse, semplici cittadini, tutti sono sollecitati a far sentire la propria voce ed unirsi al sindaco stesso, che martedì 23 ottobre sarà all’Aquila durante lo svolgimento della seduta del Consiglio regionale per ribadire e difendere – indossando la fascia istituzionale – il diritto del nostro territorio ad essere trattato alla stregua degli altri.
Brucchi è deciso fermamente a sostenere che Teramo non può essere privata con un colpo di spugna di uno status ad essa conferito dalla cultura e dalla storia, con una decisione che avrebbe pesantissime ripercussioni anche in termini economici ed occupazionali.
“Invito i cittadini, le associazioni, la mia maggioranza, il Consiglio comunale tutto, ad essere presenti con me all’Aquila – sottolinea il sindaco teramano – per sostenere l’abolizione di tutte le province abruzzesi, scelta che determinerebbe per noi una situazione di parità e non di minorità. E’ una soluzione che, attraverso la redistribuzione delle funzioni, può tutelare gli uffici e i posti di lavoro, oltre a rendere ragione e rispetto di una storia politica, economica, amministrativa, culturale tra le più antiche dell’Abruzzo intero”.
Il sindaco, sostenuto dal consenso innanzitutto dell’associazione Teramo Nostra e delle organizzazioni sindacali, sta allestendo pullman per la trasferta aquilana del 23 ottobre prossimo. “Capiamo la necessità di revisione della spesa – ribadisce Maurizio Brucchi -, ma questa non può passare a discapito dei teramani; ci batteremo affinché la proposta sia una soltanto: quella di abolire tutte le province ma di conservarne le funzioni”.