Montorio, si spacca il gruppo di maggioranza “Si Può Fare”

“Tutto inizia da un sentimento di profonda insoddisfazione per l’attuale situazione politico-amministrativa, dalla raggiunta consapevolezza che non è più il tempo delle lamentele e che per provare a cambiare le cose è necessario passare all’azione.” Iniziava così la lettera aperta ai cittadini di Montorio al Vomano, inserita nella prima pagina del programma elettorale della lista civica “Si Può Fare Montorio e Frazioni”, che a maggio 2014 è risultata premiata dagli elettori ed è attualmente al governo del Paese. Con gli stessi identici propositi nasce il nuovo gruppo consiliare “Si Può Fare Montorio e Frazioni 2.0” al quale aderiscono cinque consiglieri di maggioranza, in profondo disaccordo con gli altri componenti dell’attuale compagine amministrativa che hanno invece deciso, “in autonomia e senza la preventiva e completa informativa e condivisione con il gruppo”, di intraprendere un percorso politico diverso.

“Tale percorso si è concretizzato con la campagna di tesseramento nel Partito Democratico comunale – dicono i ‘dissidenti’ – in maniera diretta e attraverso il coinvolgimento di parenti e persone vicine, funzionale a sostenere una nuova lista, opposta al precedente direttivo del locale Circolo del PD, che ha ottenuto la vittoria nel recente Congresso. Peccato che all’interno di questa lista, e comunque nell’entourage che l’ha sostenuta, si registrano molti dei precedenti compagni di partito dai quali si erano prese le distanze, in totale disaccordo con la visione complessiva dell’impegno politico ed amministrativo. Da parte nostra rinnoviamo il nostro impegno civico, che riteniamo possa essere svolto con spirito costruttivo e dialogante con tutte le altre forze politiche, ad ogni livello, quindi senza alcuna sudditanza rispetto a chi amministra enti sovra comunali, e pertanto ha il dovere istituzionale di recepire le istanze di tutti i territori e delle rispettive comunità, a prescindere dall’appartenenza o meno allo stesso schieramento, o addirittura alla stessa corrente di partito. Forse per qualche osservatore sarebbe stato più opportuno rassegnare le dimissioni, che avrebbero sancito definitivamente la fine dell’attuale consigliatura e lasciato un vuoto amministrativo, proprio nel momento in cui si sta concretizzando il buon lavoro svolto da tutti i consiglieri delegati ed assessori, oltre che naturalmente dal Sindaco Giovanni Di Centa, nella straordinarietà legata agli eventi sismici ed atmosferici dell’ultimo biennio”

E concludono: “In questo nuovo percorso amministrativo aderisce anche l’assessore Alfonso Di Silvestro, che condivide completamente l’orientamento assunto dai cinque consiglieri”.

LA RISPOSTA.  “Abbiamo appreso nella riunione di maggioranza di ieri sera che i consiglieri Sergio Rossi, Angela Di Giammarco, Giancarlo Foglia, Eleonora Cimini e gli assessori Agnese Testa (ex capogruppo) ed Alfonso Di Silvestro fuoriescono dal gruppo Si Può Fare. Per quanto ci riguarda, noi rimaniamo fedeli al mandato che i cittadini hanno dato al nostro gruppo – dicono gli assessori Andrea Guizzetti ed Anna Foglia, i consiglieri Alessandro Scavuzzo e Roberta Petrarca ed il delegato al BIM Pierpaolo Voconi  – ci interessa lavorare affinché si ottengano risultati per il paese, soprattutto in questo periodo molto difficile a seguito degli eventi naturali subiti dal territorio, ci interessa dare priorità a Montorio e le sue Frazioni, con il polo scolastico, la residenza per anziani, l’ampliamento e la sistemazione dei cimiteri, la scuola materna a Leognano, il centro per disabili a Collevecchio, il polo dell’infanzia in via De Dominicis, la sicurezza dei cittadini con il progetto di defibrillazione precoce e la vigilanza notturna, alcune delle questioni sui cui stiamo lavorando concretamente e che ci interessa portare a termine. Riteniamo tutto il resto, come la posizione assunta dagli ex Si Può Fare, solo azioni dannose per la comunità, egocentriche ed autoreferenziali. Siamo sconcertati, ma continuiamo a percorrere la strada intrapresa, sostenendo più che mai il Sindaco Gianni Di Centa, uomo capace, presente fra la gente e che ogni giorno mette la propria faccia, senza risparmiarsi, su ogni questione del paese. Come scriveva Gianni Di Centa nell’ottobre 2013, oggi Sindaco, a noi piace includere, è nostro interesse discutere con tutti coloro che hanno idee nuove per il paese, a prescindere dall’appartenenza politica, e prendiamo con molto interesse il rinnovamento della sezione locale del Partito Democratico, rinnovatosi nel proprio direttivo per la quasi totalità. Partito con cui abbiamo sempre avuto nelle direzioni superiori, provinciale, regionali e nazionale ottimi rapporti di collaborazione, che hanno portato risultati importanti per Montorio, per ultimo il finanziamento per la chiusura definitiva della discarica di Altavilla, grazie alla collaborazione e l’impegno della Regione Abruzzo e del Governo nazionale guidato nella fase iniziale del progetto da Matteo Renzi ed oggi a conferma del finanziamento da Paolo Gentiloni. In un momento in cui, si apre una fase nuova nella politica montoriese, consideriamo il gesto dei consiglieri uscenti da Si Può Fare negativo e sconsiderato, in un momento in cui bisognerebbe dare segni di certezze e rassicuranti ai cittadini, già disorientati dal clima velenoso, pieno di calunnie e falsità di personaggi politici come l’ex segretario Vincenzo Macedone ed i suoi due consiglieri d’opposizione, che con dichiarazioni piene di volgarità ed odio hanno offeso persone che hanno voluto iscriversi liberamente ad un partito politico, nel rispetto dello statuto e della volontà del singolo cittadino di aderire”.

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