Così esordiscono i consiglieri del gruppo consiliare civico Impegno è Sviluppo Luca Di Pietrantonio, Gianni Assogna e Antonello Savini che ritengono “necessario che le istituzioni locali, nel supremo interesse della tutela della salute pubblica e della salvaguardia del territorio, pretendano trasparenza, informazione e soprattutto il coinvolgimento della popolazione in un argomento così delicato e di rilevante interesse”.
“Premettiamo di non essere contrari alla ricerca e allo sviluppo scientifico tutt’altro, ma riteniamo – incalza Di Pietrantonio – che tali attività debbano necessariamente svolgersi in assoluta sicurezza, senza compromettere, né porre a rischio diritti inviolabili e costituzionalmente garantiti, quali quelli alla vita e alla salute. Siamo basiti dal fatto che la notizia di tale esperimento si sia appresa solo grazie ad una segnalazione anonima, verificata poi come del tutto fondata, e che non vi sia stata la dovuta informazione delle comunità che vivono il territorio circostante il Gran Sasso, che, rammentiamo, è area ad elevatissimo rischio sismico ed ove insiste un Laboratorio attraversato da una faglia, che secondo recenti pubblicazioni scientifiche, sarebbe addirittura in movimento. A ciò aggiungasi che il detto laboratorio è stato classificato, ex D.Lgs n. 105/2015, come Impianto a Rischio di Incidente Rilevante per la presenza di massicce quantità di trimetilbenzene ed acqua ragia e che dette sostanze pericolose sono stoccate a meno di 200 m. dalle captazioni idropotabili, in spregio alla vigente normativa che pone tale distanza quale limite minimo del tutto insuperabile”.
“Condividiamo pienamente – proseguono i consiglieri – le preoccupazioni del Sindaco Di Bonaventura e dei vari comitati cittadini che in questi giorni stanno avanzando proposte di mobilitazione contro la condotta poco trasparente del Governo e della direzione dello stesso Laboratorio che, a torto, hanno ritenuto di non informare debitamente le istituzioni locali ed i cittadini su questo esperimento dai pericolosissimi connotati per l’ambiente, la salute e la pubblica incolumità. Per tali ragioni, ci associamo alle accorate istanze del Sindaco di Notaresco, affinché il Presidente della Provincia indica un’urgente assemblea straordinaria, ove valutare la partecipazione ad iniziative di mobilitazione popolare, chiedere la messa in sicurezza (deliberata da anni, ma ad oggi mai compiuta) dei Laboratori del Gran Sasso, mediante interventi strutturali definitivi e l’eliminazione delle sostanze pericolose (addirittura radioattive) presenti nel sito, nonchè l’adozione di altre iniziative, anche giudiziarie, necessarie per la tutela delle comunità che potrebbero essere coinvolte, in caso di eventi dannosi, più o meno gravi. Rivolgiamo, pertanto, un appello al Sindaco di Pineto, affinché, oltre approfondire con attenzione la vicenda, si associ alla richiesta di convocazione di un’urgente assemblea dei sindaci della Provincia di Teramo su tale delicato e sentito argomento, informando il Consiglio comunale e la cittadinanza tutta sulle iniziative che, di volta in volta, dovranno essere intraprese, a tutela del territorio abruzzese e dei suoi abitanti”.
“Dal canto nostro – concludono i consiglieri del Gruppo di opposizione- garantiamo sin d’ora al sindaco di Pineto tutto il nostro supporto per quanto necessario, nella certezza che di fronte a tematiche di così rilevante interesse, ogni contrapposizione politica e di fazione non potrà che passare in secondo piano.
Resta inteso che ove Sindaco e maggioranza non si interessassero debitamente della questione, gli scriventi consiglieri non esiteranno a condurre autonomamente questa “battaglia” di legalità, giustizia e difesa dell’ambiente”.