Pineto. Una lettera aperta a tutti i pinetesi dopo la visita del segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, a Scerne.
Il consigliere di Impegno è Sviluppo, Luca Di Pietantonio lo ha definita “una delle più tristi pagine per la politica pinetese”.
“Non dico ciò per mera avversità a quest’uomo, ai suoi sodali e alla politica che costoro rappresentano e di cui sono fautori; dico ciò – scrive il consigliere – per il pessimo messaggio che chi governa Pineto e Regione rischiano di far passare tra i nostri concittadini, messaggio che il sottoscritto (e son certo la maggior parte dei pinetesi) detesta, rifugge e promette di combattere con tutte le proprie forze. Non posso accettare che si prospetti alle nuove generazioni l’idolatria, la sudditanza e l’asservimento del cittadino al personaggio politico di turno. Non posso accettare che chi governa la città faccia lustrare alcune sue piazze e vie solo per compiacere l’amico potente, quando nei restanti giorni i cittadini vivono uno stato di costante e totale abbandono. Non posso accettare che i nostri amministratori (che ricordo rappresentano tutti i cittadini e non solo i votanti PD) si prostrino ai piedi di un uomo che non rappresenta alcuna istituzione, se non il partito di alcuni politici locali, mossi dall’unico interesse di fidelizzare il proprio “capo”, al fine di garantire a sé stessi una comoda e redditizia poltrona. Non posso accettare che i nostri giovani, già delusi e lontani anni luce dalla politica, ricevano questi penosi e miseri messaggi, da chi, invece, dovrebbe dar loro, un fulgido esempio di dignità, integrità e rettitudine. Ebbene io non ci sto! La politica non può e non deve essere questo. E chi come me ricopre un ruolo nelle istituzioni locali ha il dovere di contrastare con fermezza questo modo ripugnante e stomachevole di fare politica”.
“Politica – continua Di Pietrantonio – è dare l’esempio ai propri concittadini. Politica è agire sempre e soltanto nell’interesse della comunità e non essere mero strumento per soddisfare ambizioni personali e brame di potere. Politica è ‘educare’ le giovani generazioni al rispetto verso il prossimo e verso sé stessi e giammai orientarle al servilismo, alla piaggeria e al calpestare la propria dignità. Non posso, quindi, che con fermezza condannare, il disdicevole teatrino cui abbiamo oggi assistito a Scerne di Pineto, ove i nostri amministratori comunali e regionali, anziché comportarsi da uomini di governo, hanno sfoggiato un patetico atteggiamento servile, dimesso ed ossequioso, degno dei migliori cortigiani”.
“Pineto e i pinetesi non meritano più questi oltraggi e soprattutto, non meritano più di essere rappresentati da questi personaggi che, ancora una volta, hanno confermato il proprio infimo e misero livello e non solo dal punto di vista politico”, conclude la lettera aperta.