Sulla questione degli Atc e sulle polemiche nei confronti di una parte del mondo venatorio comunale si consuma l’ennesimo capitolo tutto interno al Pd provinciale.
A vedersela stavolta sono il sindaco di Cortino, nonché segretario provinciale uscente del partito, candidato al rinnovo della carica, Gabriele Minosse e il consigliere provinciale Mauro Scarpantonio che avrebbe di fatto “invalidato senza motivo i voti inviati tramite Posta certificata”, che non darebbero legittimità alle nomine negli Ambiti territoriali di caccia.
Una nuova battaglia che vede le due anime del Pd, quella che appoggerebbe la ricandidatura di Minosse alla segreteria provinciale, sostenuta anche da Tommaso Ginoble e Sandro Mariani, e la corrente “Per il Pd”, sposata tra gli altri anche dall’assesore regionale al ramo Dino Pepe che appoggiano invece la candidatura di Elvezio Zunica.
Il documento integrale
“Le nomine dei rappresentanti dei Comuni all’interno degli Ambiti Territoriali di Caccia del Vomano e del Salinello mi lasciano alcuni dubbi interpretativi e di conseguenza anche sul risultato finale delle elezioni.
Le dichiarazioni del consigliere provinciale Mauro Scarpantonio che, a suo modo di vedere, ha di fatto invalidato senza motivo i voti inviati tramite Posta certificata, rendono invalide le nomine negli Atc, …a che titolo Scarpantonio???!!!.
E’ chiaro quanto stabilito nella nota della Regione del 2 ottobre inviata ai Comuni nella quale si invitava gli stessi, nel rispetto della legge, ad inviare le indicazioni di voto via pec e, inoltre, chiedeva all’Anci solo il supporto delle azioni.
Servono chiarimenti immediati sulla procedura utilizzata, soprattutto in riferimento alla lettera con cui l’Anci Abruzzo aveva convocato in data 6 ottobre un incontro al fine di raccogliere le designazioni dei due rappresentanti per ogni Atc. Una riunione a cui molti Sindaci non hanno partecipato avendo inviato le pec come richiesto dalla Regione. La legalità aveva confini ben precisi che sarebbero stati disattesi.
Vista l’esiguità dei numeri ottenuti dagli eletti in confronto a quanto si era palesato tra invii via Pec e presenze all’incontro fissato per il 16 ottobre chiedo certezze sull’effettiva partecipazione dei sindaci e dei loro delegati e sapere quanti sono stati i voti trasmessi via Pec. Una trasparenza doverosa e dovuta per certificare la regolarità nello svolgimento delle procedure di nomina, anche al fine di evitare nuove e inutili polemiche che da mesi attanagliano il mondo venatorio. Non si può continuare a chiedere fiducia nei cittadini quando si cerca di cambiare le carte in tavola con piccoli imbrogli di bassa lega.
In democrazia occorre rispettare i risultati, anche quanto si perde, l’intenzione dei voti dei Sindaci è chiara e va rispettata. I risultati delle elezioni negli At non sono quelli pubblicizzati.
Spero che il consigliere Scarpantonio e l’assessore regionale Pepe facciano chiarezza spiegando se è come i dati ufficializzati siano legittimi e rispettosi delle indicazioni dei Sindaci, al fine di avviare dentro gli Atc un proficuo lavoro sul territorio per le attività venatorie, agricole e ambientaliste”.