Lo ha dichiarato il PD Atriano in merito alla tanto discussa assegnazione di Palazzo Cicada, precisando: “tutti i nostri rilievi amministrativi e politici sono stati, come al solito, disattesi. Tutte le nostre osservazioni sulla legittimità dell’atto e sulla sua preordinazione, rimangono senza risposta, ed in particolare, per i distratti, ricorderemo che la Giunta al momento della Deliberazione sapeva che: l’Associazione aveva presentato domanda al Comune dopo quattro giorni dalla sua nascita; in quella data, la stessa Associazione, non aveva registrato il proprio Statuto e quindi non si conoscevano neanche le attività proposte e le finalità; l’Associazione non era presente nell’apposito ‘Albo comunale delle Associazioni’ e non poteva essere altrimenti, in quanto non ancora esistente. Ma la gravità dell’atteggiamento della Giunta e dell’Assessore preposto Ferretti, sta soprattutto nella serena inconsapevolezza con cui si predispongono e si attuano le azioni amministrative. Come chiamarla? Incapacità interessata, inettitudine politica, vuoto programmatico? Certamente una forte dose di clientelismo sfacciato e dispregio delle buone regole amministrative. Ed è questo il prossimo candidato che la destra intende proporre agli elettori alla guida della Città? Inconsapevole di aver votato favorevolmente all’ampliamento della discarica? Se non l’ha capito se lo faccia spiegare dal suo Sindaco”.
I democratici chiedono a Ferretti di occuparsi degli edifici scolastici, della loro sicurezza e dei lavori fermi in Viale Umberto I edi predisporre “qualche progetto cantierabile per richiedere finanziamenti ed infine, qualche idea invece di fare queste grandi pensate per poi partorire topolini anche illegittimi e clientelari. Se veramente siete convinti di risolvere il problema del centro storico svuotato, del turismo e dello spopolamento di Atri così, perché avete aspettato tutto questo tempo?”
In attesa di una risposta il PD invita l’amministrazione a revocare la Delibera di assegnazione, convocare un consiglio comunale sul Palazzo Cicanda e dopo aver acquisito l’agibilità del fabbricato, fare un bando pubblico. “E’ troppo per voi?”, concludono sarcasticamente.