Roseto. Durante l’ultimo Consiglio Comunale, nel corso di un’interrogazione presentata dai Capigruppo Enio Pavone di “Avanti X Roseto”, Nicola Di Marco di “Liberalsocialisti-Insieme per Roseto” e Alessandro Recchiuti di “Futuro In” avente per oggetto i parcheggi a pagamento istituiti lo scorso mese di luglio in diverse aree di Roseto degli Abruzzi, alla precisa domanda dell’ex primo cittadino, che ha illustrato l’interrogazione, su quante sanzioni del codice della strada fossero state elevate e quante notificate dal 5 luglio al 15 settembre, il Vice-Sindaco Simone Tacchetti ha risposto dicendo che quelle elevate erano state più di mille, ma alla richiesta di conoscere quante ne fossero state finora notificate, la sua risposta è stata che, ad oggi, non ne era stata ancora notificata nessuna.
“Pertanto permane il fondato sospetto, già espresso precedentemente, che chi ha fatto il furbo, probabilmente, la farà franca a dispetto delle persone oneste che hanno invece rispettato la legge”, dichiara l’ex Sindaco ed attuale Capogruppo di “Avanti X Roseto”, Enio Pavone. “Se così fosse sarebbe l’ennesima “presa in giro” nei confronti dei rosetani e dei turisti che hanno adempiuto ai loro doveri e la dimostrazione del pressappochismo con cui sono stati attivati i parcheggi a pagamento nel mese di luglio: non si era pronti per farlo, ma si è voluto comunque partire con le strisce blu al solo fine di fare cassa questa estate sulle tasche dei cittadini onesti”.
Per quanto concerne invece l’interrogazione presentata sempre dai Capigruppo del centro-destra su chi, ad oggi, ricopre il ruolo di Vice-Comandante della Polizia Municipale di Roseto degli Abruzzi il Sindaco, Sabatino Di Girolamo, si è richiamato al regolamento della P.M. che disciplina questa materia, ma non ha di fatto comunicato il nominativo del componente della stessa che esercita le funzioni, con poteri anche di firma, in assenza del Comandante Cava. “La gestione della Polizia Municipale da parte del primo cittadino si è dimostrata fallimentare e piena di acredine sin dal suo insediamento” ribadisce Pavone. “Per mere logiche spartitorie politiche e senza tenere in nessun conto la professionalità e le competenze Di Girolamo ha “defenestrato” l’ex Comandante, Berardo D’Emilio, tra l’altro vicino al pensionamento, rinominando Comandante il Capitano Tarcisio Cava, che si era dimesso a seguito della nota vicenda della cosiddetta “Multopoli Rosetana” i cui risvolti penali e contabili sono ancora tutti da definire”.