E’ quello che sostiene Mauro Di Bonaventura, segretario cittadino del Pd, che lamenta il fatto che a distanza di un mese dalla presentazione della richiesta, l’ente ancora non si sia pronunciato. “ Vogliamo sapere quali siano le motivazioni del ritardo” interroga Di Bonaventura. “ Forse al sindaco dà fastidio che nelle sue piazze si spieghi il senso dell’etica nella politica?” La questione, così come viene raccontata dal Pd, parte da lontano: la prima richiesta di autorizzazione per la festa era stata presentata lo scorso 28 aprile (negata perché lo spazio richiesto, Largo Marconi, era occupato da un altro evento e l’ente aveva concesso uno spazio alternativo), poi una successiva domanda è stata presenta il 10 agosto. “Da allora non abbiamo saputo più nulla – ha spiegato Di Bonaventura – non stiamo parlando solo della nostra festa, ma del diritto dei cittadini di potersi riunire per parlare di politica, di buona politica, per parlare di etica e di legalità, che però forse sono argomenti che al sindaco Monti non piacciono. Noi le regole le vogliamo seguire, e vogliamo capire le motivazioni per cui il Comune ancora non fa pervenire in maniera ufficiale le autorizzazioni. È ovvio che se anche domani arrivasse il permesso del sindaco, a due giorni dall’inizio della festa non avremmo il tempo materiale per richiedere tutte le autorizzazioni necessarie. Per noi l’appuntamento è comunque solo rinviato, perché non permetteremo a questa amministrazione di averla vinta su questo fatto”. “È una questione che non riguarda Tortoreto ma un intero territorio”, ha aggiunto Fabrizio Di Bonaventura, coordinatore dei circoli Pd della Val Vibrata. “L’appuntamento avrebbe visto insieme tutta la Vibrata, ed erano già stati contattati ospiti nazionali – ha continuato il coordinatore – L’amministrazione Monti si deve assumere la responsabilità di aver impedito un dibattito pubblico senza la benché minima motivazione. Venga a dire ai cittadini perché a Tortoreto non si può parlare di etica e di legalità. Per noi le regole non sono parole vuote, e ovviamente in mancanza di autorizzazioni saremo costretti a rinviare la nostra festa”.