Una mozione da discutere in consiglio comunale per chiedere all’amministrazione civica di aderire allo Sprar, il progetto ministeriale di seconda accoglienza per i migranti.
La proposta è stata protocollata oggi dai consiglieri comunali del Pd di Martinsicuro, Elisa Foglia e Giuseppe Capriotti.
Una mozione con la quale si vuole aprire una discussione di natura istituzionale e creare le premesse (così come accaduto di recente a Tortoreto) per limitare l’accesso di migranti nelle strutture private cittadine. Nelle ultime settimane, infatti, anche per l’arrivo in città di nuovi richiedenti asilo politico, si è accesa una discussione, con il sindaco Massimo Vagnoni che, pubblicamente, ha manifestato una certa perplessità su quanto stesse accadendo.
“Credo che questo tema vada affrontato concretamente”, sottilinea Elisa Foglia, “e senza cadere in slogan populisti o in una retorica banalizzazione del sistema d’accoglienza.
Ci sono due livelli di accoglienza. La prima, per cura, identificazione ed eventuale richiesta di asilo, che è gestita direttamente dalle prefetture. In questo procedimento nulla può un comune. Pertanto se sul territorio ci sono tante disponibilità di alloggio, potenzialmente se tante associazioni rispondono al bando, sul territorio comunale possono entrare un numero indefinito di migranti.
Poi c’è il sistema di seconda accoglienza, ovvero il cosiddetto Sprar, nei quali arrivano i richiedenti asilo ovvero quei migranti che sono già stati identificati e per i quali si sono evidentemente ravvisate le condizioni di una permanenza sul territorio.
L’adesione al sistema SPRAR è volontaria ed è affidata ai Comuni che devono manifestare l’interesse ad aprire un centro di seconda accoglienza sul proprio territorio.
In questo caso il Comune diventa protagonista nella gestione dei flussi sul proprio territorio, si apre un rapporto di collaborazione con le associazioni che operano nel settore oltre che con il Prefetto e si possono reperire fondi da destinare ad opere di inclusione che possono avere ricadute importanti anche sul territorio comunale. Senza escludere la possibilità per il Comune di decidere di limitare l’ingresso di migranti alle famiglie, piuttosto che ai singoli, che certamente hanno maggiori possibilità di integrarsi sul territorio.
Martinsicuro credo che abbia tutte le carte per poter aderire a questo secondo percorso.
Sia per evitare la proliferazione di centri di prima accoglienza, e limitare il numero di migranti irregolari presenti; sia per permettere al Comune di gestire in modo diretto e controllato il flusso dei migranti regolari che entrano sul territorio, reperendo le risorse statali necessarie per gestirlo.
Mi auguro che su questo tema si possa aprire un confronto sereno, anche finalizzato alla discussione sull’opportunità di adesione al sistema Sprar del nostro Comune.”
LA MOZIONE