Alba Adriatica, migranti: il Comune dice no allo Sprar. In ottobre consiglio straordinario

L’amministrazione comunale di Alba Adriatica non aderirà allo Sprar, il progetto di integrazione dei migranti che al contrario in questa fase viene sposato da altre municipalità.

 

Il concetto è stato sottolineato oggi dal sindaco, in consiglio comunale, durante una delle interrogazioni legate al tema migranti.

Alcuni giorni fa, in viale della Vittoria, e la cosa è stata sottolineata dai residenti (anche con una punta di preoccupazione) in un edifico affittato da extracomunitari sono state effettuate, a cura di una ditta privata, due diverse disinfestazioni, con la presenza poi sulla strada di materassi e altri arredi da smaltire. Situazione segnalata all’Ente e che ha prodotto un’interrogazione da parte del consigliere comunale di minoranza Gabriella Cichetti, che poi ha articolato il suo ragionamento toccando varie tematiche.

 

Migranti e sicurezza. Due temi che ad Alba Adriatica, ma non solo, sono sempre molto caldi e attuali. Sotto questo aspetto, infatti, nella seduta consiliare di oggi pomeriggio (nella parte dedicata alle interrogazioni), alcune questioni legate al tema migranti e alla sicurezza nel suo termine più ampio (senza poi voler accostare le due specificità) ha monopolizzato parte della discussione. Dalla richiesta di convocare un consiglio comunale straordinario (cosa che sarà fatta ad ottobre, ma non solo sulla questione sicurezza), alla necessità di controllare il fenomeno migratorio.

La posizione del sindaco. “ Già nel novembre del 2016”, spiega la Piccioni, “ abbiamo già proceduto a chiedere il blocco dei richiedenti asilo sul territorio comunale e delle strutture messe a disposizione dei privati, non avendo mai dato come Ente la disponibilità a collocarli in proprie strutture.

Pur condividendo le ragioni umanitarie che spingono le istituzioni centrali ad operare tali scelte, appare inevitabile ribadire l’esistenza di difficoltà insite nella gestione dei flussi di fatto, ricadente sulle amministrazioni locali, tenuto conto anche della peculiarità morfologica del territorio di un Comune a forte vocazione turistica”.

Migranti presenti ad Alba Adriatica. “ Allo stato attuale”, prosegue, “risultano essere collocati in via provvisoria circa 200 soggetti, quasi tutti di sesso maschile ed in attesa di definizione delle procedure di protezione internazionale, che non possono essere adeguatamente monitorati ed assistiti dall’Ente Comunale, sia in ragione della diminuita capacità di spesa e sia a causa della latente carenza organica del Corpo di Polizia Locale e dei dipendenti”.

 

No allo Sprar (programma di accoglienza dei rifugiati e richiedenti asilo). Non è interesse dell’Ente aderire alle procedure Sprar, questa in sintesi la posizione dell’amministrazione civica, ma di assistere e favorire il reinserimento sociale unicamente quei soggetti aventi diritto allo status di rifugiato sempre nel rispetto delle quote stabilite dal Ministero degli Interni. In ogni caso si tratta di una minoranza rispetto a tutti i richiedenti asilo, e non anche ad accogliere chi non ha e non avrà mai diritto a restare sul territorio nazionale.

“A tal proposito”, argomenta la Piccioni, “sarà convocato un consiglio comunale straordinario da tenersi nel mese di ottobre sul tema specifico per l’adozione di proposte tese a migliorare la situazione del paese”.

Posto di polizia. Il sindaco sottolinea, nuovamente, l’importanza e i risultati ottenuti grazie alla presenza, fino al 12 settembre, del posto di polizia estivo nei locali della polizia municipale. “ Bisognerà insistere”, dice, “come fatto dalla sottoscritta, per ottenerne la conferma e l’ampliamento.

Con l’occasione ringrazio il Prefetto del il Questore di Teramo e tutti gli Agenti impegnati nel servizio per la professionalità mostrata e l’impegno profuso nelle attività poste in essere nel territorio comunale, auspicando fortemente una prosecuzione del servizio, come già richiesto alle competenti Autorità”.

 

 

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