Giulianova. Approda a Giulianova il “rottamatore” della politica italiana: Matteo Renzi domani, sabato 1 settembre, alle ore 18 sarà al Kursaal di Giulianova Lido, per presentare il suo libro “Stil Novo. La rivoluzione della bellezza tra Dante e Twitter”, edito da Rizzoli.
Per il sindaco di Firenze si tratta della prima visita ufficiale in Abruzzo: oltre a Giulianova, sarà anche a Vasto. Renzi, che il prossimo 13 settembre a Verona ufficializzerà la sua candidatura alle primarie del centrosinistra, sfidando il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, racconterà al pubblico i contenuti del suo ultimo libro che intreccia la storia di Firenze e l’attualità politica. L’appuntamento sarà l’occasione per confrontarsi su idee e proposte per il futuro dell’Italia, “alla ricerca – come scrive Renzi – di soluzioni per il nostro Paese . La politica deve tornare in mezzo alla gente”, dice ancora il “rottamatore”, che infatti nelle ultime settimane ha fatto tappa in diversi comuni italiani e che, da metà settembre, girerà l’Italia toccando 108 province in meno di 80 giorni. Intanto l’incontro di domani a Giulianova sarà per il sindaco di Firenze una prima importante occasione per confrontarsi con la gente d’Abruzzo.
L’appuntamento si sarebbe dovuto svolgere ai Bagni Marcello di Giulianova, ma a causa delle avverse previsioni meteo si è scelto il Kursaal come location definitiva. Proprio il direttore dei Bagni, Marcello Ruffini, è uno degli organizzatori dell’incontro, con il sindaco di Castellalto Vincenzo Di Marco. “Avere Renzi con noi è davvero una grande soddisfazione – dice Ruffini – Un nuovo linguaggio della politica che possa parlare a tutti: questo è Renzi. Per il suo arrivo c’è grande attesa e io vorrei ringraziare il sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro che ha concesso il Kursaal come sede dell’incontro”.
“La presenza di Renzi in provincia di Teramo – aggiunge Di Marco – in questo momento è un contributo utile alla causa del rinnovamento della politica regionale. Io parteciperò e lo incontrerò con l’intento di costruire un Pd più dinamico e più attento ai bisogni della cittadinanza”.
“Siamo felici – sottolinea Robert Verrocchio, segretario provinciale del Pd – che il sindaco di Firenze sia voluto venire anche nella nostra provincia. Domani sarà un’occasione per parlare di temi politici e della necessità di rinnovamento di metodi all’interno dei nostri partiti. Il protagonista dell’incontro sarà il Pd, che anche grazie a Renzi mostra una volta di più la sua ricchezza interna, e che attraverso le primarie annunciate da Bersani darà la possibilità di parlare e confrontarsi sulle questioni più importanti per gli italiani”.
Anche il consigliere comunale Massimo Maddaloni, sostenitore della prima ora del sindaco fiorentino, esprime soddisfazione per l’arrivo di Renzi in città: “Giulianova sarà l’unica città in Abruzzo insieme a Vasto ad ospitare il Sindaco fiorentino, in questo voglio fare i complimenti agli organizzatori e in particolar modo a Marcello Ruffini per aver dato vita all’iniziativa. Ovviamente una riflessione è d’obbligo. Da originario sostenitore della linea dei “rottamatori” auspico che la presenza di Renzi, sia per le primarie nazionali che per Giulianova possa rappresentare il risveglio di qualche coscienza sopita, essere da stimolo per i giovani ad avvicinarsi alla nobile arte della politica e soprattutto spazzare davvero via una volte per tutte personaggi e metodi della vecchia politica, mascherata di nuovismo. Sono certo che Renzi non potrà fare miracoli in un colpo solo, ma un lungo cammino inizia sempre da un primo passo”.
“Avere Renzi tra noi a Giulianova – osserva Matteo Sabini, segretario provinciale dei Giovani Democratici – sicuramente sarà un’ottima occasione per ascoltare le sue proposte per il Paese e per il nostro partito. L’avevamo cercato insieme ad altri esponenti nazionali del Pd per la nostra festa provinciale ma, causa impegni pregressi, non aveva potuto essere con noi. Lo ascolteremo, come spero nei prossimi mesi potremo fare con gli altri candidati alle primarie, continuando a credere che i pericoli per il Pd non siano nascosti nel dibattito di idee ma nel voler a volte agire senza appunto dibattere delle azioni da svolgere”.