A sei giorni dalla riapertura delle scuole, senza conoscere ancora quali saranno le decisioni che l’amministrazione comunale vorrà adottare per garantire la massima sicurezza agli studenti, il Pd provinciale, in maniera compatta, ha voluto esprimere la propria contrarietà per quanto attuato finora dal sindaco di Teramo sul tema della sicurezza scolastica.
“Abbiamo voluto fare un ragionamento a mente fredda per non lasciarci trasportare dalle emozioni”, ha spiegato il capogruppo del Pd al Comune di Teramo, Flavio Bartolini, “arrivando alla conclusione che non c’è stata una minima programmazione sulle scuole teramane da parte del sindaco Maurizio Brucchi che ha saputo solo fare annunci spot continui e qualche rattoppo. Una grave colpa, quella dell’amministrazione, che non ha saputo programmare nulla e che deve l’arrivo dei musp, probabilmente utilizzabili solo dal prossimo anno scolastico, solo grazie al presidente Luciano D’Alfonso e alla ministra Valeria Fedeli”.
Per il consigliere Alberto Melarangelo, invece, se quella della sicurezza era davvero un’emergenza, è stata gestita davvero male, visto che si sarebbero potuti utilizzare sia quanto messo a disposizione dall’Università, le cui strutture sono sicure sismicamente, sia affittando dei locali se necessario.
“E’ chiaro”, ha aggiunto il consigliere comunale e provinciale Maurizio Verna, “che non ci sono soluzioni per l’11 settembre ma possiamo solo pensare a lungo termine. Per questo è necessario attuare uno studio condiviso con Comune e Provincia per individuare una nuova localizzazione delle scuole in città. E’ questa l’unica soluzione, condivisa anche con le scuole, le famiglie e i commercianti, per accedere alle linee di finanziamento che a breve saranno messe a disposizione proprio per l’adeguamento sismico delle scuole. E noi dobbiamo farci trovare pronti”.
Per il consigliere provinciale delegato all’edilizia scolastica, Mirko Rossi, la collaborazione tra Comune e Provincia ha reso possibile lo spostamento della scuola Fornaci-Cona, unica struttura teramana chiusa finora dal sindaco, ha reso possibile la sistemazione degli studenti al Forti, grazie anche al contributo del dirigente scolastico. Ma resta ancora aperta la questione del Cpia, il centro per l’educazione degli adulti, senza sede, con un silenzio assordante da parte del Comune che, deputato per competenza a trovare una sistemazione, non si è neanche presentato alla riunione di ieri per cercare di trovare una soluzione.
E che sulla sicurezza delle scuole si giocherà anche la campagna elettorale alle prossime amministrative, è convinto anche il capogruppo regiionale Sandro Mariani che soha sostenuto come dalle situazioni ibride non vengano mai fuori risultati di qualità, confermando di avere già alcune idee sui nomi dei prossimi candidati sindaci ma di voler puntare, con la stessa importanza e concentrazione, sui programmi da presentare alla città.