Atri. Non si è fatta attendere la replica dell’amministrazione comunale, dopo l’attacco lanciato nei giorni scorsi da La Destra, per bocca del segretario regionale Luigi D’Eramo, e quello comunale Roberto Marchione, a proposito del bando per la gestione del Centro Turistico Integrato.
“Il Consilio Comunale” si legge nella nota dell’amministrazione “fu chiamato a decidere se concedere o meno l‘autorizzazione alla indizione della gara per la gestione venticinquennale del Centro Turistico Integrato. Con delibera n 17 del 4 aprile 2012, il Consiglio si espresse positivamente. Nell’atto amministrativo il riferimento allo schema capitolato di gara era finalizzato a dare migliore conoscenza ai consiglieri delle modalità di svolgimento della gara e degli obiettivi prefigurati dall’Amministrazione con la concessione del servizio. In definitiva il Consiglio non ha approvato il capitolato di gara, anche perché trattasi di aspetto tecnico riservato agli Uffici, ma ha soltanto autorizzato l’espletamento della gara. Tuttavia lo schema di capitolato fu osservato dalla minoranza e la Giunta Municipale decise di accogliere le osservazioni e di dare indirizzi specifici per la redazione definitiva degli allegati tecnici di gara pronunciandosi su questioni di principio e di utilizzo del patrimonio comunale che erano di competenza di tale organo. Così, a seguito della delibera di Giunta n 50 del 24 aprile 2012 l’Ufficio Comunale competente pubblicò in via definitiva il bando. La procedura seguita , pertanto, non evidenzia alcuna illegittimità come incautamente sostenuto dalla Destra”. Per quanto riguarda il bando e’ sempre l’amministrazione comunale a precisare che ha ritenuto opportuno intercettare risorse private che garantissero il futuro del centro sportivo. “La domanda che si è posta l’amministrazione è quella se Atri e gli atriani vogliono un centro insicuro, pericoloso, e inagibile con costi a carico del Comune di circa 60mila euro annui per la gestione o al contrario un centro sicuro, funzionale, munito di tutti i servizi senza oneri per le casse comunali e con un risparmio da devolvere al mondo sportivo. Il bando segue la seconda opportunità rinunciando a facili incassi senza futuro a favore di un miglioramento dei servizi, delle strutture, delle manutenzioni ordinarie e straordinarie. Si è scelto di favorire le proposte di gestione con investimenti anziché proposte di gestione con remunerazione economica. A tutela dell’interesse comune ed a tutela dei cittadini, il bando ha, a differenza di quanto affermato dalla destra, forti vincoli e garanzie. L’offerta tecnica (l’investimento proposto dai concorrenti) deve conseguire un punteggio minimo di 61 punti su 80 per essere considerata valida e le modalità di calcolo di tale punteggio assicurano che l’offerta sia adeguatamente consistente. Tali investimenti dovranno essere attuati in tempi prefissati che incideranno sulla valutazione e quindi sul punteggio. La base d’asta economica di soli 6000 Euro ,come dice la parola stessa, è una base d’asta e quindi suscettibile di variazioni in aumento, ma volutamente incide poco sulla gara perché ciò che interessa non è il facile incasso immediato ma un gestione efficace e duratura ed un centro sempre più vivo e di rilevanza sovracomunale”. Per quanto riguarda, infine, le tariffe “l’eventuale aggiudicatore della gara” precisa ancora “potrà scegliere tariffe libere per gli utenti privati mentre dovrà convenzionarsi con il Comune per le tariffe che saranno stabilite per le Associazioni iscritte al CONI operante sul territorio atriano. In ogni caso, l’amministrazione comunale sarà organo di salvaguardia”.
LA CONTRO-REPLICA DE LA DESTRA
“Ci saremmo aspettati un comunicato di scuse da parte del Sindaco Astolfi, prendiamo atto che l’arroganza politica e l’ignoranza amministrativa hanno offuscato pesantemente le sue funzioni di Sindaco. Sorprende come Astolfi possa mentire per iscritto quando afferma nel suo comunicato: ‘In definitiva il Consiglio non ha approvato il capitolato di gara, anche perché trattasi di aspetto tecnico riservato agli Uffici, ma ha soltanto autorizzato l’espletamento della gara’. Falso in quanto la Delibera di Consiglio Comunale, approvata dallo stesso in data 04 aprile 2012, nel deliberato recita testualmente: ‘autorizzare la concessione del servizio di gestione del Centro Turistico Integrato in contrada Colle Sciarra per un periodo di 25 anni, come nell’allegato capitolato che forma parte integrante e sostanziale del presente atto’. Dunque il capitolato è stato approvato dal Consiglio Comunale e solo da questo poteva essere modificato. Emerge così che le modifiche apportate dalla delibera adottata successivamente dalla Giunta Comunale sono illegittime. La risposta del Sindaco aggrava pesantemente la posizione dell’Amministrazione comunale e mette a serio rischio la tranquillità degli Assessori che hanno votato la delibera di Giunta del 24 aprile 2012. Non comprendiamo dalla risposta del Sindaco come l’Amministrazione Comunale abbia potuto rinunciare a stabilire un progetto preliminare ed il piano tariffario, lasciando al vincitore la massima libertà di fare il proprio comodo utilizzando un bene dell’intera collettività. Soprattutto non abbiamo compreso da quale studio sia emerso il periodo di gestione di 25 anni. Astolfi risponda ai cittadini seriamente e senza dire bugie. Ribadiamo l’invito al Sindaco di ritirare in via di autotutela tutti gli atti prodotti per l’indizione della gara e di ristabilire un corretto e legale iter amministrativo, rivedendo anche il contenuto delle scelte politiche che non sembrerebbero garantire alla pari il mondo delle società sportive”.